Prima squadra

Pescara - Perugia, chi sbaglia si mette nei guai

09.05.2015 09:37

Pescara – Perugia, vietato fallire. Ha più da perdere il Delfino, in ritardo rispetto agli umbri, ma nemmeno gli uomini di Camplone si possono rilassare e concedere sconti. Sarà partita vera e dura, oggi, tanto più dopo il risultato del Livorno. Il 2-1 colto in extremis contro l’Entella nell’anticipo impone nessun passo falso. Nella conferenza stampa della vigilia della gara con il Perugia, il tecnico del Pescara aveva definito gli umbri “un avversario difficile”. Ovvietà consueta di ogni prepratita, figuriamoci quando gli avversari sono davanti di due punti in classifica. Pescara – Perugia è un ghiotto anticipo di ciò che saranno i play off, obiettivo ampiamente alla portata per entrambe le squadre. Punti pesantissimi in palio, dunque, quando mancano 270’ a fine regular season. Prevista una buona affluenza di pubblico all’Adriatico per uno dei big match di giornata in B, tutti venduti i quasi 800 tagliandi destinati alla tifoseria del Perugia (733 per la precisione) che assisteranno a distanza al caloroso tifo della Nord che ha in serbo per questa gara qualche piccola sorpresa . Il Perugia di Camplone, reduce da dieci risultati utili consecutivi, ha fatto il pieno nelle classifiche di Panini Digital delle squadre della Serie B che per pericolosità, gestione e precisione si sono distinte fin qui nel campionato. Dopo 39 giornate infatti i grifoni sono in testa nel numero di palloni giocati, nella percentuale di passaggi riusciti, nella supremazia territoriale e infine nel possesso palla. Si confermeranno anche a Pescara? Formazioni. In casa Pescara, il modulo dipenderà dai recuperi. Sembra però si possa tornare al 4-4-2 per meglio arginare il gioco umbro sulle corsie. In tal caso fuori Brugman, mentre in caso di 4-3-1-2, l’indiziato alla panchina sarebbe Politano. Dubbio Salamon: sul suo impiego si deciderà solo in extremis. Ponta la coppia Zuparic-Fornasier in caso di forfait. In casa Perugia, le assenze per squalifica ridisegnano lo scacchiere tattico. Lanzafame mezz’ala o seconda punta è il dubbio. Nella prima ipotesi, spazio a Fabinho; nella seconda, dentro Nielsen (o Nicco).

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