ZEMAN'S KARMA - "I vecchi figli di Zemanlandia esempio per i nuovi"
Zemanlandia stenta a decollare ma i tre punti le danno tempo
Riecco Zeman's Karma, la rubrica che PS24 vi offre in collaborazione con il Gruppo Zeman, laboratorio ispirato al credo "zemaniano" e diretto da Salvatore Piedimonte. Ecco il nuovo pezzo firmato da Salvio Imparato
Buona lettura!
"A Parma ancora una prestazione lontana da quello che chiede il Boemo, azione del gol a parte, ma almeno si è rivista la squadra attenta e generosa vista a Cremona e a Carpi. Troppo passivo l’atteggiamento a detta di Zeman, che ribadisce il concetto di voler vedere più reti, per divertire se stesso e il pubblico, ma sarà sicuramente soddisfatto del tempo e la serenità, che questi tre punti doneranno al suo lavoro in settimana. La nuova Zemanlandia stenta a partorire, le rimonte subite pesano ancora, ma forse bastava migliorare quell’attenzione nei minuti finali per non perdere quel senso di domino territoriale, visto specialmente contro la Salernitana e l’Entella. La sensazione è che questa squadra abbia le capacità per dominare le avversarie, manca ancora la giusta convinzione, mancano ancora gli inserimenti, specialmente delle mezze ali, servirebbero come il pane per creare la classica superiorità numerica del gioco Zemaniano. Zampano per esempio, si è trovato spesso sulla fascia, una volta liberatosi dell’avversario, senza il sostegno di Palazzi e con il solo ottimo Mancuso a fare il giusto movimento senza palla. Quest’ultimo è con le caratteristiche giuste per il 4-3-3 del Boemo, Benali nella stessa posizione, in cui l’ex Samb ha servito Brugman, ha spesso cercato la soluzione personale, può solo migliorare e diventare uno dei simboli di questa nuova avventura. Il Karma di Zeman però di questa settimana sono i vecchi figli di Zemanlandia, Immobile ed Insigne, innegabilmente creature del Maestro di Praga, che con fame e dedizione, hanno lavorato sodo, senza riserve sui concetti e i movimenti che chiedeva il loro mentore, i nuovi allievi quindi prendano ad’esempio quei due e magari potranno, un giorno, essere decisivi allo Juventus Stadium e all’Olimpico come il loro predecessori, il tempio e il santone sono gli stessi, come sempre basta crederci"
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