Prima squadra

Un Delfino double face resta a galla ma non prende il largo

Raggiunto dalla Carrarese che ha il vantaggio nello scontro diretto

18.12.2023 09:35

Non è riuscito il blitz al Pescara nell'ultima trasferta del 2023. Ad Ancona, dopo esser passato subito in svantaggio per un colpo di tacco di Saco, il Delfino non è andato oltre il risultato di 1-1 grazie alla rete di Cangiano con l'aiuto del portiere, come era già accaduto a Ferrara ad ottobre. I biancazzurri dunque non hanno accorciato sulla Torres e devono sperare che stasera il Perugia non faccia bottino pieno per non scivolare al quarto posto. Zeman, come da prescrizione dei medici, non era in panchina al Del Conero, sostituito dal vice Giovanni Bucaro che per l'inizio delle ostilità aveva deciso di rischiare Brosco, non al meglio, e ricostituire la coppia di centrali con Mesik. Si è dunque scelto di non proporre due elementi mancini nel cuore della retroguardia con conseguente panchina iniziale per Di Pasquale, che aspetta ancora il debutto da titolare in biancazzurro. L'altra scelta a sorpresa per il calcio d'inizio è stata l'esclusione di Tunjov per disegnare un reparto mediano come schierato a Perugia nella seconda giornata di campionato: Aloi, Squizzato e Dagasso. Si è trattato della terza panchina di fila per l'estone nelle ultime 4 partite. L'approccio dei padroni di casa, sostenuti da un tifo infernale, è stato veemente, come da previsione. Squadra corta, aggressiva e compatta quella di mister Colavitto, vecchia conoscenza del calcio abruzzese, che ha provato a mettere sul piano fisico una sfida sbloccata dopo appena 6 giri di lancette, grazie ad un colpo di tacco di Coli Saco su assist al bacio di Cioffi. La partita si è quindi messa subito in salita per i biancazzurri, colpiti quasi a freddo e con la complicità di una sanguinosa palla persa alla quale poi si è pagato dazio. Non una novità. Nel piano partita dorico, il lato debole biancazzurro da mettere in difficoltà era quello destro e i biancorossi proprio in quella zona di campo hanno provato a costruire le proprie fortune anche dopo aver sbloccato la sfida. Nel momento migliore dei marchigiani è però arrivato il pari ospite, con la chiara partecipazione del portiere Vitali, schierato in extremis al posto di Perucchini che aveva accusato problemi alla schiena. L'estremo di casa non è riuscito a respingere al 18' un tiro dalla distanza di Cangiano, non irresistibile in realtà ma che ha fatto esplodere di gioia i mille tifosi pescaresi assiepati nel settore ospiti del Del Conero. Ristabilita la parità, la gara ha avuto ritmi forsennati con continui capovolgimenti di fronti ed è servito il miglior Plizzari per abbassare la saracinesca sul muso di Saco al 28' ed il salvataggio sulla linea di Cella al 32' su Cuppone per portare l'1-1 all'intervallo. I ritmi sono rimasti altissimi anche ad inizio ripresa, determinando su ambo i fronti un dispendio di energie fisiche, ma anche mentali, molto grande. Al 57', al termine di una classica azione zemaniana, Merola ha timbrato la traversa dorica a testimonianza di una crescita di intensità nella proposta pescarese che dal 67' ha avuto anche la qualità di Tunjov a supporto, inserito al posto di Aloi. L'Ancona ha così abbassato il suo baricentro, accentuando ancor di più la tendenza a compattarsi dietro la linea della palla per poi ripartire rapidamente in contropiede ma risultando assai impreciso in fase di rifinitura e conclusione, come il Pescara che ha mantenuto alte percentuali nel possesso senza però pungere come necessario. E allora Bucaro per il tentativo d'assalto finale ha gettato nella mischia Accornero e Tommasini per Merola e Cuppone, ma la sostanza non è cambiata e la partita è andata in archivio in parità. 

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