Prima squadra

Cammarata vola in Russia ma non scorda il Pescara: "Dispiace questa situazione ma..."

08.02.2017 09:42
Fabrizio Cammarata, ex attaccante biancazzurro e lo scorso anno allenatore in seconda della Primavera del Delfino, si è accasato in Russia al Terek Grozny come tecnico degli Under 17. Il club ceceno, in lotta per l’Europa League, è quarto in classifica nella Prem’er Liga (la Serie A russa). Mister Cammarata, com’è nata la trattativa e perché ha scelto di andare ad allenare in Russia? “Ad inizio gennaio mi ha contattato Ivano Della Morte, ex allenatore e calciatore italiano. Mi ha parlato di questa realtà e di un progetto importante e così ho accettato. Ero anche curioso di conoscere campionati diversi da quello italiano e così ho firmato un triennale. Arrivato qui a Grozny capitale della Cecenia, mi sono subito reso conto di aver fatto la scelta giusta. Abbiamo a disposizione strutture all’avanguardia che farebbero gola a molti club italiani e la città è bellissima e moderna. I tempi della guerra sono molto lontani e qui stanno ricostruendo tutto. Ci sono grattacieli, parchi e palazzi. Unico neo, fa un po’ freddo. Quando fa molto caldo, in questo periodo, la massima è -2°C. (ride)” Che differenze ci sono tra il campionato russo e quello italiano? “Oltre al numero di squadre partecipanti, la differenza sostanziale è a livello tattico. L’Italia è uno dei campionati più importanti europei tatticamente parlando. Il nostro calcio è sempre stato elogiato per i suoi schemi. Qui in Russia invece anche se tecnicamente abbiamo un buon livello, tatticamente dobbiamo lavorare un po’. A noi italiani ci trattano benissimo e nel calcio e non solo ci considerano grandi lavoratori. I ragazzi sono estasiati dai miei racconti e vogliono crescere ed imparare. Per fortuna poi abbiamo strutture all’avanguardia che ci permettono di lavorare al meglio. Il presidente Ramzan Kadyrov non ci fa mancare nulla. E, fuori dal campo, sta investendo molto per ricostruire questa regione che è bellissima” Anche se lontano, segue il suo Pescara? “A dire la verità non sono troppo lontano come si pensa. Sono 4 ore di volo con scalo a Mosca. Ad ogni modo seguo i ragazzi e sono veramente dispiaciuto per come sta andando la stagione. Purtroppo capitano annate così in cui ti gira tutto storto. Mi dispiace per Massimo, per il presidente e tutti i tifosi. È chiaro che nessuno voglia stare in questa situazione bruttissima. Io però, dall’esterno, credo che fino a quando la matematica lo permette bisogna crederci. Imprese simili sono già successe e succederanno. Sarebbe veramente bellissimo se questa squadra, che ho sempre nel cuore, rimanesse in Serie A. Ci tengo ad esprimere piena e sincera solidarietà al presidente Sebastiani per i  recenti fatti” Da cosa è dipesa tutta questa situazione? “Le causa sono molte e purtroppo è facile additare capri espiatori. Mi dispiace per tutti gli sforzi e i sacrifici fatti dal presidente Sebastiani, dal mister e da tutti coloro che seguono il Pescara” Una volta finito il campionato, tornerà a vedere il Pescara? “Certamente. Mia moglie e mio figlio sono abbonati e una volta tornato sarà una delle prime cose che farò insieme ad una bella mangiata di arrosticini. Spero di trovare una situazione migliore e che questa squadra riesca ad uscire da questo momento difficile”

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