Prima squadra

"7.000 caffè". Il Delfino Rampante racconta... (Pescara-Juve Next Gen)

Torna l'apprezzata rubrica di PS24

03.09.2023 10:17

Frank Thring. Ai più questo nome potrebbe non dire niente. Nella storia cinematografica, però, sembrerebbe colui che coniò la celebre frase “ciak si gira”. Attore australiano nato verso la fine degli Anni ’50 del secolo scorso, divenne famoso per il ruolo di Ponzio Pilato nel kolossal Ben-Hur.

Ciak si gira, dunque. Finalmente è ricominciato il campionato. E ieri sera, sugli spalti dello Stadio Adriatico, non ci siamo di certo lavati le mani come fece Ponzio Pilato. Ma abbiamo applaudito i biancazzurri che, soprattutto in virtù di una prima frazione di gioco arrembante, hanno surclassato la Juventus sotto i colpi di un Cuppone (2) versione centravanti alla Speedy Gonzales e del neo acquisto Accornero che già si era messo in bella evidenza durante le amichevoli pre season.

Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera. Ci scuserà Ippolito Nievo se, per un attimo, prendiamo in prestito questa espressione che lo scrittore veneto usò nelle celebri “Confessioni di un italiano” ma ben si addice al Pescara di ieri. Confessioni di un… italiano o, meglio, di un boemo che, col suo ghigno da furbetto smorza, i toni: “Perfetto non sarà mai niente ma la squadra ha cercato di giocare come da programma. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, subito molto poco e potevamo segnare di più. Nel secondo tempo siamo tornati ad essere passivi e questo atteggiamento potrebbe crearci problemi in altre gare”.

Intanto, però, esattamente 50 anni dopo (2 settembre 1973) che Felice Gimondi diventava campione del mondo di ciclismo a Barcellona, il Pescara abbatte la Juventus U23 all’Adriatico e mette subito i primi tre punti in cascina. Certo, non si è trattato di una vittoria iridata o di prestigio come quel famoso 5-1 rifilato dai ragazzi di Zucchini alla Juventus dei grandi ma pur sempre di una vittoria che vale tre punti.

In attesa, comunque, di match più probanti. Come sarà senza dubbio quello della prossima settimana in quel di Perugia contro il neo retrocesso Grifone. Si va in terra d’Etruria. Per confermare fin da subito quanto di buono fatto vedere ieri all’Adriatico nella prima uscita stagionale. Per un sfida dal sapore nostalgico. Che sa di altri palcoscenici. Che sa già di Serie B, seppur giunta alla seconda di campionato. Si va in terra d’Etruria per cercare di mettere - ex abrupto - un primo, grande punto esclamativo sulla stagione.

Si va in terra d’Etruria per cercare di non dissipare i poco più di 7000 tifosi festanti che poco meno di ventiquattr’ore fa hanno gremito gli spalti di casa. Come canta Alex Britti: “7000 caffè  è l’effetto che ho, quando arrivo […] e ti vedo gridare con gli occhi il mio nome”.

E allora, siamo pronti: ciak si gira. Per una nuova avventura iniziata sotto un buon auspicio e con un pubblico festante che ha spronato ed applaudito i biancazzurri. Perché la prima volta, anzi la milionesima prima volta, è sempre la prima volta. Bella, dolce, leggera. Ma anche con quell’ansia che sempre ti accompagna e che poi, come in una storia a lieto fine, si dissipa per lasciare spazio alla gioia. Una gioia insaziabile. Un inno alla gioia come quella famosa nona sinfonia composta da Beethoven: ho bisogno di te, come l’acqua al caffè!

Ricominciamo, io senza amore non so stare.

Il Delfino Rampante

 

FOTO PESCARA CALCIO 

Commenti

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Un bellissimo inizio per classifica e morale. Adesso però servono test più probanti