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Montella: "La classifica non rispecchia il valore del Pescara. Potevo allenare Verratti"

29.10.2016 13:52

Il tecnico del Milan Vincenzo Montella ha parlato nel corso della consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida tra i rossoneri e il Pescara in programma domani alle ore 15: "La sconfitta contro il Genoa l'abbiamo assorbita bene. Ci sta perdere, anche se il risultato è stato ingiusto rispetto a quanto fatto vedere in campo. Non va buttato tutto al vento, abbiamo fatto vedere a tratti un ottimo calcio, ma non basta questo per una squadra come il Milan. Mi è piaciuto lo spirito messo in campo dopo l'espulsione di Paletta, prima eravamo sufficienti. Siamo concentrati sulla partita di domani che potrebbe rivelarsi difficile se non riusciamo a fare le cose per bene. Non abbiamo recuperato nessun infortunato, Mati Fernandez si allena parzialmente con la squadra da qualche giorno ma è ancora presto per rivederlo in campo e lanciarlo ora sarebbe un rischio. Veniamo da una sconfitta dove abbiamo fatto degli errori, non voglio che si pensi al passato, ma al futuro. Voglio che la squadra metta in campo l'anima in modo da riuscire a fare dei punti in più e ad esprimere un gioco migliore. Formazione? Non l'ho svelata neanche ai giocatori". Il trainer del 'Diavolo' ha proseguito parlando dei biancoazzurri: "Il Pescara tra le squadre medio-piccole gioca il calcio più difficile per l'interpretazione che bisogna avere. Per questo, domani dovremo essere concentrati ed armati di pazienza. Dobbiamo far correre la palla e correre anche noi, essendo aggressivi. Non dovremo dare loro il tempo di riconoscere le nostre giocate e dovranno venir fuori le nostre qualità tecniche. La classifica non rispecchia il gioco delle squadre: basti pensare alla Sampdoria o al Pescara che giocano molto bene oppure al Sassuolo che gioca meglio del Milan". Infine, l'allenatore di Pomigliano d'Arco ha proseguito svelando un retroscena su Verratti che negli ultimi giorni è stato accostato ai rossoneri: "Discorsi prematuri, non vorrei deludervi. Quando ero sulla panchina della Fiorentina eravamo ad un passo dal prenderlo, poi è andato al Paris Saint-Germain perché ha fatto un'offerta migliore".

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