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Da Torrente a Menichini: Salernitana senza più alibi o scuse

04.02.2016 17:44

Settimana elettrica in casa Salernitana. La sconfitta di La Spezia, la chiusura del mercato, l'avvicendamento Torrente - Menichini in panchina e - cauda venenum - la sfida al lanciatissimo Pescara di Oddo: a Salerno vietato fallire. In vista della sfida dell'Arechi, Mauro Mazzarella, cronista di SoloSalerno, ha realizzato per PescaraSport24un quadro della situazione in casa granata. Buona lettura. C’è chi s’appella ai miracoli e chi prova ad uscire da un tunnel che sembra lungo quanto l’infinito predicando entusiasmo, serenità, sorrisi. S’è presentato così Leonardo Menichini, tecnico della promozione in B a suon di record, che dopo sei mesi s’è riappropriato della panchina della Salernitana forse troppo frettolosamente scippatagli la scorsa estate. Così come ai più è parso tardivo l’allontanamento di Vincenzo Torrente. Più che de “L’arte di arrangiarsi”, tanto per mutuare un termine da egli stesso più volte utilizzato, l’ex bandiera del Genoa è sembrato il perfetto interprete de “L’allenatore nel pallone”. Continui cambi di modulo, undici titolare perennemente stravolto, confusione tattica e psicologica. Il tutto senza cavare un ragno dal buco. Torrente paga l’eccessivo aziendalismo, che lo ha indotto ad accettare supinamente scelte (di altri) clamorosamente ciccate. Oltre che una serie impressionante di risultati negativi. Cinque ko nelle ultime sei gare, squadra mestamente relegata al terz’ultimo posto che ad oggi significherebbe retrocessione diretta. Si riparte con un nuovo manico… anzi con l’esperienza ed il pragmatismo del “Menico”. Sarà di nuovo serie B a distanza di tre anni per l’ex storico vice di Carletto Mazzone. Che ha chiesto (ed ottenuto) precise garanzie per tornare, soprattutto per quanto riguarda i delicati equilibri interni con il diesse Fabiani con cui non è mai corso buon sangue. Dal punto di vista della formazione, invece, nessuno stravolgimento all’orizzonte. Difficile solo pensarlo, con appena tre allenamenti a disposizione. Proprio la condizione fisica è un tasto su cui Menichini ha ripetutamente battuto nella conferenza stampa di (ri)presentazione. Serviranno cuore, testa ma soprattutto gamba. Per questo il trainer toscano potrebbe varare un undici più aggressivo per provare ad attaccare il Pescara anziché aspettarlo ed agire di rimessa. Mancherà lo squalificato Gabionetta (lontano parente del calciatore decisivo ammirato all’andata all’Adriatico), potrebbe rivedersi dopo una lunga naftalina Alfredo Donnarumma, ex gemello del gol di Lapadula a Teramo. L’attaccante di Torre Annunziata potrebbe far coppia con Massimo Coda, blindato e rigenerato dal mancato arrivo di Andrea Cocco, rimasto al Pescara. Scalpita anche il neo-arrivato Leonardo Gatto, ultimo colpo di un mercato invernale che ha rivoluzionato l’organico senza l’attesa ciliegina finale. La palla ora passa definitivamente al campo. Senza più alibi né scuse.

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