Poker Pescara a Trapani, il 2015 inizia con il botto!
Il Pescara cala il poker a Trapani(doppietta di Pasquato nel primo tempo, una prodezza balistica di Politano nella ripresa e sigillo di Bjarnason). Vanificate le reti dei momentanei pareggi di Basso e Mancosu, arrivano tre punti pesantissimi al cospetto di un team che tra le mura amiche era ancora imbattuto. Inizia con il botto, dunque, il 2015 biancazzurro, Trapani espugnata (2-4) e classifica che sorride con il settimo risultato utile consecutivo.
La gara. Si affrontano il miglior attacco interno ed il miglior reparto offensivo esterno in Trapani – Pescara, gara per cuori forti e menti distratte dal mercato. Nessuna novità rispetto alle formazioni annunciate alla vigilia: Brugman parte dalla panchina nel Pescara, con Pasquato a far coppia con Melchiorri in avanti, mentre nel Trapani c’è regolarmente in campo Mancosu nonostante radiomercato lo dia sulla strada di Bologna.
Buoni ritmi in avvio con duelli anche duri in mediana, con Aresti che al 7’ deve distendersi per deviare in corner una conclusione da fuori area di Barillà. Dopo 4’, un siluro rasoterra di Basso termina di poco sul fondo, sibilando velenoso alla destra del palo. Al 13’, però, Pasquato si inventa il super gol che sblocca il match e porta i biancazzurri, oggi in tenuta verde, in vantaggio. I siciliani protestano per un presunto controllo di mano di Pasquato prima che l’ex Padova estrasse dal cilindro la traiettoria magica a bucare la porta di Marcone, ma per l’arbitro non c’è nulla di irregolare. Pescara in vantaggio, dunque, con Pasquato che è il primo marcatore pescarese del 2015. A cavallo del 15’, prima Pasquato prova a concedere il bis, ma invano, poi Aresti quasi non fa patatrac, perdendo a due passi dalla porta un pallone pericolosissimo che successivamente riesce a fare definitivamente suo. Al 18’, però, il Trapani perviene subito al pari grazie a Basso, che è lestissimo a ribadire in rete una palla vagante in area biancazzurra dopo che la traversa aveva respinto su bordata ravvicinata di Barillà. E’ 1-1, dopo nemmeno 20’ di gioco, dunque.
Il Pescara soffre in fase difensiva, il pacchetto arretrato – molto rimaneggiato – non è ben registrato e non è protetto dal filtro di una linea mediana che subisce la verve degli interpreti siciliani. Più Trapani che Pescara nella fase centrale del primo tempo, ma la sensazione è che il delfino possa far male ogni volta che affonda. Al 34' il Pescara torna nuovamente in vantaggio: un contropiede 4 vs 3 condotto da Memushaj viene capitalizzato al meglio da Pasquato che fredda Marcone per la sua doppietta personale. Sul mercato arriverà una punta, ma con un Pasquato così la Premiata Ditta M2, che era costituita da Melchiorri e Maniero, ha la successione pronta in casa Delfino Pescara 1936 con la coppia MP36, vale a dire Melchiorri - Pasquato.
Il Trapani sembra aver subito psicologicamente il colpo e la restante parte della prima frazione di gioco scivola via senza grossi patemi. All'intervallo si giunge, dunque, con il Pescara in vantaggio sul Trapani grazie alla doppietta di Cristian Pasquato.
Si riparte dai medesimi 22 che hanno animato il primo tempo. Pronti via, un guizzo di Mancosu dopo 30'' riporta il match sul pari: è 2-2. Colpito a freddo, il Delfino ora deve rintuzzare gli attacchi trapanesi rivitalizzati dall'immediato pari in apertura di ripresa. Al 4', Mancosu prova il gol fotocopia, ma stavolta il suo diagonale è fuori. Al minuto 8, fiammata biancazzurra con un colpo di testa di Zuparic che si stampa sulla traversa e con Politano che costringe Marcone alla deviazione in corner. Dagli sviluppi del calcio d'angolo, Politano regala una magia che porta a tre le marcature del Pescara. Eurogol e punteggio fissato sul 2-3.
I biancazzurri acquistano fiducia, ma il Trapani non demorde. Al 16', però, il Delfino serve il poker: Melchiorri conduce un contropiede d'oro e porge il più facile degli assist a Bjarnason, che non ha problemi ad appoggiare in rete (l'islandese due minuti dopo sfiora la doppietta personale).
Il Pescara non sembra pago dl doppio vantaggio e pigia sull'acceleratore, ma deve stare attento a non prestare il fianco ad un Trapani che con un gol potrebbe riaprire i giochi e provare un forcing finale veemente. Al 28' Politano prova il bis, Marcone stavolta può dire di no e lo fa. Al 30', lo stesso Politano lascia il posto a Caprari, poco prima che Aresti neghi la doppietta a Mancosu con un buonissimo intervento. Sul ribaltamento di fronte, Melchiorri manca la cinquina biancazzurra.
Al 38' c'è spazio anche per Brugman che rileva uno stanco Pasquato. Il Pescara gestisce bene gli ultimi minuti di gara, senza soffrire e puntando ancora più volte, anche se invano, la porta di Marcone (compresa grande giocata, con tiro centrale però, di Bjarnason). Allo scadere Aresti nega il gol a Falco, riscattando alcune incertezze descritte nel primo tempo. Sul ribaltamento di fronte, Caprari con un colpo di biliardo manca di poco il bersaglio grosso. Non accade altro, se non l'esordio di Lorenzo Paolucci, classe '96, al 47', e ad una traversa centrata da Caprari al 48': con una grande prova di forza il Pescara espugna Trapani e si regala il primo sorriso del nuovo anno e del girone di ritorno.
Trapani – Pescara 2-4
Marcatori: 13’pt e 34’pt Pasquato (P), 18’pt Basso (T), 1’st Mancosu (T), 9’st Politano (P), 16’st Bjarnason (P)
TRAPANI: Marcone, Lo Bue, Pagliarulo, Martinelli (2’st Caldara), Rizzato, Basso, Zampa (35'st Iunco), Barillà (17’st Nadarevic), Falco, Abate, Mancosu. A disposizione: Ferrara, Vidanov, Feola, Aramu, Lombardi, Malele. All. Roberto Boscaglia
PESCARA: Aresti, Pucino, Politano (30'st Caprari), Bjarnason, Melchiorri, Zampano, Zuparic, Cosic, Selasi (47'st Paolucci), Pasquato (38'st Brugman), Memushaj. A disposizione: Fiorillo, Aldegani, Venuti, Da Silva, Silvestri, Milillo. All. Marco Baroni
ARBITRO: Juan Luca Sacchi di Macerata; ASSISTENTI: Stefano Alassio di Imperia e Luca Segna di Schio; QUARTO UOMO: Salvatore Guarino di Caltanissetta
Ammoniti: Pagliarulo (T), Aresti, Melchiorri, Selasi (P)
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