Gaia Realini vince al Trofeo Oro in Euro
Di nuovo uno-due Trek-Segafredo, ma stavolta èla pescarese a tagliare per prima il traguardo
La Trek-Segafredo ha firmato la sua seconda doppietta dell'anno e, tra sorrisi e abbracci dopo un'ottima prestazione di squadra, ha festeggiato la prima vittoria da professionista di Gaia Realini, che sempre quest'anno aveva scortato sul traguarso Elisa Longo Borghinifacendo tagliare alla capitana il traguardo per prima.
La giovane scalatrice italiana ha vinto il Trofeo Oro in Euro davanti alla compagna di squadra Amanda Spratt. Le due scalatrici hanno tagliato il traguardo della gara italiana in solitaria, con 1'56” sul resto del gruppo, preceduto da Alzini (Cofidis) nello sprint di gruppo (8° posto per Elynor Bäckstedt). Il risultato di Realini e Spratt ha coronato una grande giornata di lavoro di squadra, iniziata da Brodie Chapman, Elynor Bäckstedt e Tayler Wiles a 45 km dal traguardo mentre il gruppo si avvicinava alla prima delle due salite che hanno caratterizzato il finale di gara. Il loro ritmo elevato in testa al gruppo ha assottigliato il gruppo, facendo la selezione decisiva e mettendo i due alpinisti nella posizione ideale per fare la differenza sul loro terreno. Da quel momento è toccato a Gaia e Amanda che hanno dato il massimo. I due hanno aumentato il distacco fino alla linea dove hanno potuto festeggiare insieme, grazie al lavoro di Chapman che ha neutralizzato gli attacchi nel gruppo degli inseguitori. .
La vittoria di oggi segna il sesto successo dell'anno di Trek-Segafredo.
La reazione di Gaia Realini
"Sono così eccitata, così felice, davvero difficile trovare le parole giuste per descrivere la mia sensazione. La mia prima vittoria da professionista, con questa splendida doppietta, nella mia Italia, davanti a tanti amici e alla mia famiglia…. Non riesco davvero a pensare a niente di meglio, sono felicissimo.
Oggi mi trovavo nella stessa situazione vissuta all'UAE Tour. Da sole eravamo davanti e insieme, di comune accordo, siamo riusciti a fare la differenza. All'ultimo KM Paolo Slongo, dalla macchina del team, ha chiesto ad Amanda se era d'accordo a farmi passare per prima al traguardo. Era felice di farlo e per questo la ringrazio davvero. Lo stesso vale per Elynor, Brodie e Tayler. È stato attraverso il loro lavoro che è avvenuta l'azione decisiva.
Quella di oggi non è stata una gara sulla carta per scalatori. Ci mancava un velocista per cercare un traguardo di gruppo. Abbiamo optato per tattiche aggressive. Abbiamo dovuto guidare forte e, sulla prima salita del circuito finale, provare a fare la differenza. E così abbiamo fatto. Amanda ed io abbiamo spinto forte per fare subito un discreto distacco, poi siamo riusciti ad aumentarlo. Stava tirando più forte in piano, stavo tirando più forte in salita. Siamo arrivati al traguardo e abbiamo potuto goderci il momento come meglio potevamo".
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