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Ibrahimovic racconta il primo incontro con Verratti

Da Adrenalina - autobiografia Ibrahimovic

14.01.2022 00:01

Zlatan ibrahimovic e Marco Verratti, uniti da grande classe e una comune militanza nel PSG, ora sono grandi amici. ma 9 anni e mezzo fa, quando il virgulto biancazzurro sbarcava all'ombra della Tour Effeil, “Re Zlatan” non sapeva nemmeno chi fosse quel minuto ragazzo che aveva appena visto nel quartier generale dei parigini. E' stato lo stesso Ibra a raccontare l'episodio in Adrenalina - la sua nuova autobiografia 

Eccone uno stralcio:

"Con Verratti siamo arrivati al Paris Saint-Germain nello stesso anno e ci hanno presentati alla stampa lo stesso giorno.

Arrivo in una sala con pochissimi giornalisti e vedo uno sconosciuto che sta parlando in conferenza stampa. È piccolo.

Forse non è un calciatore, penso, sarà un nuovo dirigente, uno degli sponsor o qualcosa del genere.

«Chi è?» chiedo.

«Marco Verratti» mi rispondono.

«E da dove arriva?» chiedo ancora.

«Dalla Serie B italiana, dal Pescara.»

Mi sembra così strano. Il Psg di solito pesca i Thiago Silva e gli Ibrahimović, non italiani di Serie B. Boh…

Faccio la mia conferenza. La sala, che prima era vuota, si riempie di colpo e io mi presento, saluto, prometto e bla bla bla…

Il piccoletto resta ad ascoltare.

Poi comincia il primo allenamento, con Ancelotti, Pastore, Lavezzi e tutti gli altri. C’è anche questo Verratti che arriva dritto dalla Serie B.

Appena tocca due palloni, mi blocco.

Non mi viene da dire: «Vediamo. Aspettiamo. Magari è stato solo un caso. La fortuna del principiante». No. Verdetto definitivo: questo ragazzo ha qualcosa di speciale.

Chi gioca a calcio le vede subito certe cose.

Verratti è l’unico giocatore che conosco che chiede sempre la palla, anche se marcato, defilato, sbilanciato, infortunato… La vuole sempre.

Non ha paura di nulla. E nove volte su dieci esce con la palla al piede anche da situazioni di grande pressione. Pochi al mondo sono in grado di farlo.

Ancelotti, però, mi chiedeva sempre una cosa: «Zlatan, lui ti ascolta: convinci Verratti a non fare quei passaggetti molli che gli piacciono tanto… Ploff…».

E allora io pregavo Marco di fare passaggi più secchi.

Sono felicissimo che abbia vinto l’Europeo, perché è un ragazzo d’oro, umile, che si è sempre fatto volere bene".

[Zlatan Ibrahimovic]

Fonte: Adrenalina - autobiografia Ibrahimovic

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