Rafia incanta a Pescara, la Juve (e non solo) continua a seguirlo con interesse
L'ascesa del colpo di mercato invernale del ds Delli Carri
“Fatte le dovute proporzioni, Rafia mi sembrava Zidane”: parole e musica di Vincenzo Vivarini nel post Catanzaro-Pescara, dove Hamza Rafia ha davvero incantanto. E non è la prima volta dal suo arrivo a Pescara. Sbarcato tra lo scetticismo generale della massa, che sui social non ha risparmiato battute e battuttine sui rapporti Juve-Pescara e sul “plusvalintificio” ritenuto da costoro esistente nei rapporti tra i due club, l'ormai ex trequartista bianconero si sta dimostrando un vero punto di forza al Pescara. Ma non nel ruolo naturale di trequartista e nemmeno in quello di ala, come era stato presentato dal ds Delli Carri nel gennaio scorso, ma in quello di mezzala di (grandissima) qualità per merito di Zdenek Zeman, uno che di giovani ne ha lanciati, e pure tanti. Ha fisico, piedi educatissimi, visione di gioco, ma anche corsa e grinta: limando alcuni difetti (tiene ancora troppo palla invece di verticalizzare o scaricare) e crescendo in fase di non possesso (più in termini tattici di posizione che non di mera ed immediata interdizione) può davvero entrare nel Gotha del calcio italiano dalla porta principale. Anche perchè su di lui ci sono sempre addosso gli occhi della Juventus, il primo club a credere veramente su di lui, e che ha mantenuto una via prioritaria in caso volesse riportarlo alla base. Classe 1999, il 23enne franco-tunisino è cresciuto in Francia nelle fila del Bron Terraillon, lo stesso club che ha lanciato Karim Benzema, prima di passare al Lione, da dove nel 2019 i bianconeri lo prelevano per circa 400 mila euro più bonus. A gennaio tra Juve e Pescara operazione a titolo definitivo con percentuale sulla futura rivendita da versare nelle casse della Juve: il 50% sulla futura rivendita del calciatore da parte del Pescara. Scontata la plusvalenza perchè all'indirizzo di Rafia già cantano sirene di B ma anche di A. E la Juve potrebbe anche decidere di riprenderlo. Difficile una permanenza in biancazzurro se non dovesse esserci il salto di categoria immediato, ma ora i discorsi di mercato sono assolutamente prematuri. C'è un rush finale di stagione da completare, possibilimente tagliando il traguardo con le braccia levate al cielo….
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