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Gelsi: "Cosa è mancato al Pescara? La qualità, l'esperienza e un attaccante da 15 gol"

"Pescara-Arezzo gara da tripla"

27.03.2025 11:40

Il doppio ex più importante di Pescara-Arezzo è Michele Gelsi. Il forte mediano è il condottiero dell'Arezzo che tornò in B nel 2004, con l'altro ex Abbruscato come bomber. Giocò 35 partite quell'anno, segnando 7 reti. Classe 1968, toscano di Capoliveri, ha vestito anche le maglie di Fiorentina, Parma, Perugia, Udinese, Ravenna, Livorno, Lucchese, Mantova. Ha vinto spesso, ha lasciato buoni ricordi ovunque e però il cuore è a Pescara: nove stagioni, 336 presenze, 48 gol. Il 25 aprile 2024 è tornato ad Arezzo insieme ai suoi compagni e a mister Mario Somma per festeggiare il ventennale della vittoria del campionato. Ad ArezzoNotizie ha rilasciato una interessante intervista, queste le parti principali: 

Sabato c'è Pescara-Arezzo. Come finirà?

Può andare in tutti i modi, è la classica partita da tripla. Si affrontano due squadre che finora hanno avuto alti e bassi, è difficile fare un pronostico. Molto dipenderà da chi interpreterà meglio i novanta minuti.

Chi ha più da perdere?

Entrambe. Per il Pescara chiudere da migliore terza dei tre gironi sarebbe importante in chiave playoff, mentre l'Arezzo con una vittoria accorcerebbe la classifica. Una sconfitta complicherebbe i piani di tutte e due le squadre.

Cosa è mancato al Pescara per restare in testa al campionato?

La qualità, l'esperienza e un attaccante da 15 gol. Virtus Entella e Ternana, dal punto di vista tecnico, hanno qualcosa in più. Baldini è un bravo allenatore ma ha un gruppo giovane che quando le cose andavano bene, si esaltava. Quando sono cominciate le difficoltà, si è smarrito. Il Pescara è stato anche a +6 sull'Entella, adesso è a -16. I numeri sono chiari.

Che idea ti sei fatto dell'Arezzo?

Mi aspettavo qualcosa in più. La rosa è competitiva, ha tanti elementi di livello, specialmente davanti. A un certo punto ha rallentato in modo evidente e non so cosa sia successo. Adesso Bucchi sta cercando di riportare fiducia con un atteggiamento tattico spregiudicato. E' un allenatore che ha buone idee, questa filosofia a me piace.

Guccione play, Capello mezz'ala, il tridente in attacco. Può reggere uno schieramento così proiettato all'offensiva?

Se i calciatori si danno una mano, se c'è organizzazione, si può fare. Guccione per me può essere impiegato in tutti i ruoli del centrocampo, sa giocare sul corto e sul lungo. In quella posizione servono personalità e piedi buoni.

 

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