Cosmi: “Pescara un rimpianto. Al Curi…”
Serse Cosmi sarà uno spettatore interessato di Perugia – Pescara. Al Curi sabato prossimo la squadra della sua vita, il Perugia, sarà di fronte all’ultima squadra (per ora) allenata, il Pescara. In Umbra ha vissuto gli anni più belli, importanti ed intensi della sua carriera; in Abruzzo solo uno scorso di stagione, la seconda metà del 2013-14, con un epilogo deludente dopo un discreto avvio. C’erano molte aspettative, ma la squadra biancazzurra naufragò nelle amnesie e negli equivoci che già avevano penalizzato la gestione di Pasquale Marino. A Cosmi resta il rimpianto di quel che poteva essere e non è stato e, soprattutto, la mancata possibilità di aver potuto iniziare una stagione in sella al Delfino, contribuendo all’allestimento della squadra. Non lo dice apertamente, ma lo fa capire. “Mai dire mai” nella vita, magari le stradi di Cosmi e del Pescara torneranno ad incrociarsi.
Il presente, però, dice che Cosmi è in cerca di una panchina e che sabato Pescara e Perugia al Curi si fronteggeranno in uno dei match clou della serie cadetta. Ne abbiamo approfittato per fare con Cosmi due chiacchiere in libertà.
Si parte dal (recente) passato. “E’ stata comunque un’esperienza positiva”, dice Cosmi in esclusiva a PescaraSpot24, “di certo non sono venuto nel momento migliore del Pescara ed il rimpianto è che, date le condizioni iniziali, non ho potuto esprimere realmente il vero Cosmi. Bisognava recuperare entusiasmo in una piazza calda e che vive di calcio come piace a me, si veniva da 6 sconfitte consecutive e questo qualcuno non lo ha mai fatto notare se non relativamente. E non mi riferisco alla società. Poi sono state fatte scelte diverse, ma mi resta la grande soddisfazione di aver costruito in poco tempo ed in quelle condizioni un grande rapporto con i tifosi. Tornare? Nel calcio non si può dire si o no, non ci si deve mai esprimere”, dice ridendo. E la sensazione nel cronista che lo ascolta che Cosmi pensi alla sua avventura a Pescara come un’opera incompiuta cresce…
Il presente, però, bussa alla porta ed ha il volto di Perugia – Pescara, una partita indecifrabile. “Molto probabilmente non sarò allo stadio”, continua Cosmi nell’intervista a Ps24, “poiché sono fuori. Il Perugia è partito alla grande, poi ha avuto una flessione che è anche fisiologica ma se valutiamo che nelle ultime 12 partite ha vinto pochissimo e che è comunque a 6 punti dal primo posto, significa che la partenza era stata davvero importante. Il Pescara viene da un tragitto diverso, non è partito bene ma con difficoltà ed ora sta lentamente venendo fuori perché è una squadra ben costruita. Ha cambiato moltissimo e come Bari, Bologna e Catania sta avendo problemi. In un campionato come la Serie B conta la continuità, servono 5 vittorie di fila e la musica cambia”.
Per la sfida del Curi due saranno gli uomini importanti, due suoi pupilli. L’anno scorso, a telecamere spente, spesso lodava con i giornalisti le qualità di Falcinelli e Melchiorri che all’epoca vestivano casacche diverse da quelle che indossano ora. “Sono due ottimi giocatori”, continua Cosmi, “hanno caratteristiche diverse. Falcinelli lavora più per la squadra, Melchiorri è più presente in zona gol. Mi stupisco di come siano ancora in B, anzi ripensandoci non sono sorpreso: in Serie A ci sono calciatori che non dovrebbero starci…” E, dopo una fragorosa risata, saluta cordialmente e l’intervista telefonica si conclude.
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