Prima squadra

L'attacco anemico contro quello a mitraglia

Pescara-Lecce è anche questo...

25.02.2021 00:30

La rincorsa Pescara, tutta in salita, verso il traguardo salvezza sarà di 14 tappe. Con soli 42 punti a disposizione, il Delfino targato Grassadonia deve ridurre al minimo il margine di errore e la prima sfida dopo quella del debutto del nuovo trainer pone al cospetto dei biancazzurri l'ambiziosissimo Lecce.

Sarà la sfida tra un attacco anemico e uno a mitraglia. Quello anemico, nemmeno a dirlo, ha i colori biancazzurri. Il Pescara ha infatti il peggior reparto offensivo della categoria con appena 18 gol griffati in 24 gare, quello del Lecce è secondo di una rete solo all'Empoli (43 vs44), grazie alla coppia gol giallorossa, formata da Massimo Coda (12) e Marco Mancosu (8),che ha realizzato 20 reti, ovvero 2 in più rispetto a tutti quelli messi a segno dall'intero Pescara!

Il miglior marcatore pescarese è Damir Ceter con 4 reti, ma non va in gol dalla doppietta al Cittadella l'8 novembre e non è ancora al 100% della condizione. Averlo al top della forma sarebbe fondamentale per dare impulso ad un reparto davvero asfittico e che ha altri interpreti offensivi in Cristian Galano, Jens Odgaard e Niccolò Giannetti. Chiaro che non stiamo parlando in sessun caso di veri e propri bomber, tanto che Galano ha avuto il suo massimo a 15 gol, ma che al momento  sul piano realizzativo è il giocatore più affidabile dell’organico (nel travagliatissimo torneo scorso, ad esempio, è stato il miglior bomber dei biancazzurri con 14 reti). Il Robben di Puglia in in B è andato in doppia in doppia cifra altre due volte con il Bari: 13 marcature nel 2013-14,  e le già citate15 nel 2017-18 (per un totale tra i cadetti di 72 gol in 306 partite).

Jens Odgaard, probabile titolare anche sabato stante le non perfette condizioni dei comunque recuperati Ceter e Giannetti (che partiranno probabilmente dalla panchina), è giunto alla sesta presenza in biancazzurro senza sbloccarsi e nelle 6 gare giocate anche nella prima parte con il Lugano era rimasto a secco. Tante speranze sono su Niccolò Giannetti, che però non è comunque un goleador tanto prolifico come gli obiettivi sfumati di mercato (Iemmello, Dionisi, Ceravolo, Montalto, La Gumina, Ciofani,etc etc). A Salerno in 1 anno e 1/2 aè andato a segno 2 volte in 32 partite (appena 1.222’ giocati).

Chiaro che servira una netta inversione di tendenza alla voce "gol segnati" per ambire alla salvezza, tanto più che dietro il Delfino traballa tanto, tantissimo ed ha la seconda peggior difesa del torneo....

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