Settore giovanile

I nuovi Verratti e Capuano, viaggio nel vivaio biancazzurro

14.06.2014 18:31

Dopo aver analizzato in precedente news i migliori prospetti delle formazioni Primavera e Allievi Nazionali, continua il nostro viaggio nel vivaio biancazzurro alla scoperta dei prossimi campioncini della Cantera Pescara.

In questa analisi, come nella precedente, ci aiuta l’Agente Fifa Donato Giampietro, esperto di calcio giovanile e non solo. Partiamo dagli Allievi Professionisti. « La formazione di Cammarata non è riuscita a trovare continuità di risultati e rendimento nell’arco di questa stagione, eppure elementi importanti non mancano. Il portiere Parente ha doti interessanti, l’esterno d’attacco Gianfagna potrebbe avere prospettiva, ma il cuore del team è rappresentato da un nucleo di sei elementi: Pietrantonio, Maloku, Mele, Del Sole, Calcagni e Del Prete».

Giampietro entra nello specifico: «Pietrantonio è il capitano della squadra, uomo guida di tutto il reparto arretrato. Terzino sinistro completo, ha i geni del leader.  E’ bravo nelle due fasi, ordinato tatticamente, ha senso della posizione, una grande facilità di corsa ed un buon piede mancino. Se dovesse confermarsi nel campionato prossimo, il Pescara si sarà costruito in casa un prospetto certo, in un ruolo molto delicato. Maloku è l’alter ego del capitano sulla fascia destra della difesa. Aggregato negli ultimi mesi con gli Allievi Nazionali non ha patito il “salto”. Dotato di ottimo dinamismo, ha un’importante capacità di propulsione in fase offensiva, da limare alcuni difetti nella fase difensiva che ne fanno , per ora, il classico terzino d’assalto. Mele è l’ispiratore della manovra, è un regista, ma può adattarsi facilmente anche a fare la mezz’ala. Ottima la tecnica di base, da migliorare la velocità ed il cambio di passo. Bravo nelle conclusioni da fermo e da fuori. Calcagni è un centrocampista completo, abile sia nella fase di costruzione che in quella di rottura e recupero palla. Del Sole è indicato , da molti, come la “stellina” , forse dell’intero settore giovanile biancazzurro. Ha molto da migliorare: la continuità durante il match e per archi temporali maggiori, la fase di non possesso e la volontà a volte eccessiva di provare a risolvere le cose da solo. I colpi mostrati, però, sono di un livello superiore alla media. Ha una conduzione della palla in velocità difficilmente riscontrabile tra i suoi pari età, ha, con il sinistro, un calcio “pulito” ed un’ottima capacità interpretativa di giocare tra le linee del centrocampo e l’attacco. A me ricorda Kaka.  Convocato nella Nazionale di categoria, ha fatto presenze tra gli Allievi Nazionali. Può consacrarsi a livelli importanti, a patto di lavorare sui difetti di cui ho parlato.  L’ultimo è il funambolico Del Prete. Esterno d’attacco, ama partire da destra per poi rientrare sul piede forte e concludere a rete. L’accelerazione palla al piede è buona, da migliorare la freddezza sotto porta, specie in relazione al numero elevato di occasioni che si trova, spesso, a concludere».

Chiudiamo la carrellata con i classe ’99. « I ragazzi di Mancini sono stati in corsa per i play-off fino a pochissime giornate dal termine. L’evoluzione , comunque, è stata positiva. D’Angelo è quello che più di tutti ha palesato una crescita costante. E’ il classico regista con ottimi tempi di gioco, importante visione di gioco. E’ bravo sia nel “lungo” che nel “corto”. Ottimo sui calci piazzati rappresenta un punto di riferimento per i compagni. Il difensore centrale Ferrini, ha un grande temperamento, discreta tecnica, buon fisico e senso della posizione. Sulle palle alte si fa valere. Non disdegna sortite in avanti, quando cerca e spesso trova anche la rete. Marcelli (centrocampista) e  Di Giacomo (trequartista) sono ragazzi interessanti da tener d’occhio», chiosa Giampietro.

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