Prima squadra

Sulle spalle di Matteo Dagasso

L'oro biancazzurro è il giovanissimo canterano

13.02.2025 08:10

Il Pescara si aggrappa con tutte le sue forze a Matteo Dagasso. Forse non farà la carriera di Marco Verratti, ma dall'epoca del Gufetto di Manoppello è di certo il migliore prospetto uscito fuori dal vivaio biancazzurro e quello che sembra destinato a calcare per anni palcoscenici davvero importanti. Classe 2004, al suo secondo anno tra i professionisti, il canterano è ormai un punto di riferimento fondamentale per il Delfino, probabilmente l'unico davvero imprescindibile dell'undici pescarese insieme ad Alessandro Plizzari. Fa tante cose in mezzo al campo e le fa tutte bene, tanto che ormai è temutissimo dagli avversari ed è un porto sicuro per i compagni in difficoltà. “Palla a Dagasso, palla in cassaforte”, diceva un addetto ai lavori all'Adriatico qualche tempo fa, sottolineando come un giocatore che solo ad apriLe soffierà su una torta con 21 candeline sia ormai diventato un'assoluta garanzia. Ha il piglio sicuro in campo, permettendosi anche licenze tecniche sempre utili e redditizie, ed una personalità che in pochi hanno alla sua età. Ed è forse proprio questa leadership innata, in un gruppo che ha senatori come Brosco, Letizia, Lancini ed il compagno di reparto Valzania, a stupire di questo “tuttocampista” che adesso ha l'enorme peso del Delfino sulle sue spalle anche in zona gol. Con il reparto offensivo che continua a faticare molto, ci ha pensato proprio Dagasso a risolvere tanti problemi. Va in gol da tre partite consecutive ed i suoi sigilli, mai banali (prendete il capolavoro balistico di Carpi, determinante per riequilibrare un match portato poi a casa ad interrompere un digiuno da vittorie che durava da più di due mesi), hanno portato in dote già 7 punti. Al gol del pari con l'Entella e a quello super del Cabassi, infatti, bisogna aggiungere la firma della prima giornata in casa della Ternana, una rete bella, preziosa e determinante per far iniziare con il piede giusto la stagione 2024-25 al Delfino. Svezzato da Zdenek Zeman, uno che di giovani se ne intende, l'anno scorso, quest'anno con mister Silvio Baldini ha già compiuto un salto di qualità ma Matteo Dagasso sembra avere ancora ampi ed importanti margini di crescita che lo renderanno in estate uno degli uomini mercato più appetiti ai piani alti del calcio europeo. Dalla Spagna, infatti, già nella sessione di gennaio hanno cantato soavi sirene al suo indirizzo, ma è probabilmente in Italia che proseguirà la sua carriera: in A (Venezia, che già aveva provato il colpo ad agosto, Udinese, Lecce, Empoli e Cagliari) e in B (Spezia, Sampdoria e Modena) sono pronti a scatenare una vera e propria asta per lui, che garantirà al club di appartenenza una ghiottissima e totale plusvalenza. Dagasso, però, a queste cose non vuole pensare: è concentrato esclusivamente su questa stagione e sul lavoro quotidiano. Il suo prossimo obiettivo è aiutare la squadra ad interrompere l'astinenza da vittorie all'Adriatico che è iniziata il 21 novembre, giorno del 4-1 al Milan Futuro nel recupero della sfida originariamente prevista a metà ottobre. Contro l'Ascoli sarà regolarmente in campo in un reparto mediano che sarà privo del lungodegente Lonardi, dello squalificato Squizzato e dell'infortunato Kraja. Per il posticipo di lunedì mister Silvio Baldini, che tornerà in panchina dopo 3 giornate di squalifica, riavrà a disposizione Gaetano Letizia e Riccardo Brosco. L’ex Benevento ha infatti smaltito lo stiramento al bicipite femorale della coscia destra patito a Perugia ed il capitano ha archiviato l'affaticamento al flessore che gli era costato la presenza a Carpi. 

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