Flessione evidente. Mercato necessità impellente
Ci sta proteggere la squadra, ma a gennaio servono fatti concreti da parte del club
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Quella di sabato contro il Legnago è stata una sconfitta clamorosa, ma al tempo stesso assolutamente meritata. I 30 punti di distanza che separano le due compagini in graduatoria non sono stati percepiti all'Adriatico. Il Pescara di Baldini ha avuto la classica giornataccia, ma perdere il più classico dei testacoda in quel modo non è accettabile. Il Delfino, in fin dei conti, non ha quasi mai impensierito Perrucchini, eccetto all'inizio di gara con Pierozzi e Valzania, nel secondo tempo con Brosco e ancora Pierozzi non ci sono stati altri sussulti da parte dei biancazzurri. E' evidente che così non va affatto bene. Bisogna immagazzinare la lezione, imparare dagli errori e ripartire. I giocatori devono comprendere che figuracce del genere non possono essere più ammesse. Bene ha fatto Baldini nel post gara a prendersi tutte le responsabilità del ko. Una mossa saggia e giusta quella compiuta dall'esperto trainer toscano che in questa maniera ha evidentemente voluto sgravare la squadra. Sia chiaro, il tecnico ha certamente le sue colpe(che a differenza di atri ha prontamente ammesso) circa questa battuta d'arresto, ma va ricordato che il trainer di Massa sta compiendo un vero e proprio capolavoro sportivo visto e considerato l'organico a disposizione che non è di certo pari a quelli di Ternana e Entella. A proposito, numeri alla mano, gli adriatici hanno perso 3 volte(a Pesaro, in casa con Pineto e Legnago), umbri e liguri invece una sola volta proprio contro gli abruzzesi, capaci di vincere sia a Terni che a Chiavari. Questi numeri certificano una flessione da parte dei ragazzi di Baldini. Inoltre i dannunziani sono rimasti a digiuno di reti in 4 delle ultime 7 gare contro Vis Pesaro, Arezzo, Pineto e, appunto, Legnago Salus. Il dato è fortemente indicativo. La Ternana è la squadra più forte e in forma del campionato, anche e soprattutto in termini di organico e non lo diciamo da oggi. Lo dicono i numeri: 41 reti realizzate, in 18 incontri e appena 10 le reti subite. Miglior attacco e difesa meno battuta. Nelle ultime 7 gare gli uomini di Abate hanno annullato i 9 punti di gap che c'erano con i biancazzurri. Ergo, quando il ds Foggia dichiara che non si può o deve parlare di mercato per non destabilizzare l'ambiente e la squadra, è comprensibile fino ad un certo punto. Bene fa a proteggere la squadra, ma dovrebbe comprendere da uomo di calcio qual è che se si toccano argomentazioni del genere, lo si fa perchè serve e non per mettere inutilmente benzina sul fuoco. Ad oggi, il calciomercato è l'unica scialuppa di salvataggio per il Pescara. Parliamoci chiaro: se si vuole continuare a credere nella promozione diretta, serve intervenire con precisione e tempestività. Le chiacchiere e le favole stanno sempre di più a zero. La flessione è evidente, dunque bisogna prenderne atto e correre ai ripari. Del resto, eccetto il grave infortunio (non prevedibile) occorso a Lonardi, al Delfino mancano un terzino destro e un bomber, pedine che non sono state reperite in estate. Ecco perchè non ha senso sostenere che non si possa affrontare (del tutto) in un momento del genere l'argomento calciomercato. Chi di dovere(il ds Foggia in primis) pensi a operare nel modo giusto, con le chiacchiere non si fa nulla. Contano i fatti sempre e se l'organico biancazzurro ha delle criticità, vuol dire che le cose non sono state fatte bene nella sessione estiva, quindi ora bisogna rimediare. Chi vuol capire, capisca e soprattutto agisca. Gennaio è vicinissimo
CREDIT FOTO MUCCIANTE - PESCARA CALCIO
Commenti