Riaprono le Naiadi. Scongiurato derby pescarese ad Ancona
L'8 febbraio riapre l'impianto agli agonisti L'annuncio dal presidente Sospiri e dal consigliere Croce
Le piscine 'Le Naiadi' riaprono agli atleti agonisti. La decisione è stata ufficializzata oggi dai gestori e la riattivazione dell'impianto scatterà lunedì prossimo 8 febbraio, un risultato frutto dell'azione di pressing esercitata dalla Regione Abruzzo, proprietaria del complesso sportivo, da un lato e, dall'altro, dal Comune di Pescara, attraverso la Commissione Statuto, al fine di dare un riscontro concreto alle centinaia di famiglie e utenti, oltre che alle stesse associazioni sportive, che hanno inevitabilmente sofferto la chiusura prolungata della struttura a partire dal primo lockdown e, dopo una brevissima pausa estiva, con la seconda ondata della pandemia".
Lo hanno reso noto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e il Presidente della Commissione Statuto comunale Claudio Croce.
"Ovviamente - spiegano i due - ricordiamo ai fruitori delle piscine la rigorosa osservanza delle regole igienico-sanitarie anti-Covid-19, regole che toccherà ai gestori dettare nel rispetto delle ordinanze regionali e dei Decreti ministeriali, garantendo il costante controllo. Mentre la Regione dovrà terminare la propria attività procedurale d'ufficio per decidere a strettissimo giro il futuro organizzativo de Le Naiadi con l'assessore Regionale allo Sport Quintino Liris che ringraziamo per la sua disponibilità e presenza".
Sospiri e Croce hanno evidenziato come nei mesi scorsi ci siano stati problemi a causa della pandemia. "Sicuramente l'emergenza Covid-19 ha complicato la situazione: di fatto su 15 mesi di affidamento dell'impianto all'Ati, i gestori hanno lavorato cinque mesi a pieno regime, cinque mesi al 50% e cinque mesi di totale chiusura, con le relative perdite e ricadute anche sotto il profilo finanziario. Tuttavia è evidente che lo stop all'attività dell'impianto, a fronte di una domanda crescente, non era ulteriormente tollerabile, anche perché è vero che gli ultimi Dpcm hanno prorogato la possibile chiusura delle piscine del Paese sino al prossimo 5 marzo, ma è pur vero che è imposto anche l'obbligo di garantire lo svolgimento delle attività di allenamento per gli atleti impegnati in eventi di interesse Coni". (ANSA).
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