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CARACCIOLO E IL PESCARA. GOLEADOR IN VETRINA

26.02.2015 08:47

Per i più rinomati cannonieri della serie B, un turno da dimenticare l’ultimo giocato. Tutti con le polveri bagnate (con due eccezioni Falcinelli e Laribi, il bolognese peraltro non un vero e proprio bomber) i 30 occupanti le prime posizioni della graduatoria, a partire dalle 14 reti  di Calaiò, Castaldo, e Maniero, fino alle 7 di Rosina, Sgrigna, Abate, Cutolo, Torregrossa. Questa lista è stata da me prima analizzata e poi elaborata dopo aver individuato due parametri ben precisi cui ricorrere per ogni giocatore: le reti messe a segno in B, e in squadre militanti attualmente in questa serie.  Inutile dire che sul podio più alto troviamo il bresciano Andrea Caracciolo. Novanta reti in 7 tornei cadetti, in periodi diversi, con indosso la maglia con la V bianca delle rondinelle. Cresciuto nelle file del Milan e impostato come centrale difensivo (era ritenuto l’erede di Franco Baresi) fu Paolo Sollier a spostarlo in avanti facendo la sua fortuna. Tante le squadre professionistiche che l’hanno utilizzato. In A, Perugia, Palermo, Sampdoria, Genoa e  Novara, e oltre i 7 in B, 5 campionati anche con il Brescia. In questa società, dove è arrivato quando c’erano Mazzone e Baggio, ha fatto sempre bene e la gente lo stima, oltre che un rifugio sicuro per l’Airone. Il suo pseudonimo è legato a un gol fatto a Perugia. Il suo modo di esultare, somigliante al movimento di un Airone, colpì la fantasia di un giornalista umbro. Resto molto dispiaciuto, “stravedevo per lui”, per l’addio alla panchina bresciana di Marco Giampaolo. Da pochi giorni anche Corioni (25 anni di gestione delle rondinelle) ha lasciato e c’e una nuova società, guidata da Rinaldo Sagramola. Nuovo anche l’allenatore, Alessandro Calori al posto di Salvatore Giunta, e Renzo Castagnini ha occupato la scrivania del DS Andrea Iaconi che a Pescara non ha bisogno di presentazione,  mentre è restato al suo posto di Segretario Generale Pierfrancesco Visci. In questa speciale selezione, e ponendo il termine di 30 reti, dopo Caracciolo troviamo  ben distanti Calaiò 43 (Catania 14, Pescara 27, Ternana 2), Sgrigna 43 (Cittadella 7, Avellino 4, Carpi 5, Vicenza 27), Maniero 36 (Catania 2, Pescara 32, Ternana 2), Mancosu 36 (Trapani 36), Neto Pereira 31 (Varese 31), Granoche 30 (Modena 24, Varese 6). In appendice all’incontro Pescara-Catania di domenica scorsa, la presenza in campo di attaccanti di vaglia come Calaiò, Maniero, Melchiorri, Sansovini, mi ha stimolato a cercare di individuare la squadra, tra le 22 del lotto, che più delle altre  si è avvalsa, in maggior numero, delle prestazioni dei 30 giocatori presenti nella precedente classifica. Il risultato ottenuto ha portato alla conclusione che il Pescara è quella che nel tempo è stata capace più delle altre di utilizzare calciatori con attitudine a violare la porta avversaria, soprattutto della serie cadetta. Questi i 6 biancazzurri: Maniero 32, Calaiò 27, Melchiorri 9, Vantaggiato 5, Cutolo 3, Ciofani D. 1. Segue il Crotone con 4 (Cutolo 17, Ciano 10, Torregrossa 7, Curiale 4). Cinque i team con 3 giocatori: Bari (Caputo 19, Vantaggiato 7, Sgrigna 4), Bologna (Cacia 8, Laribi 8, Mancosu 0), Catania (Calaiò 14, Rosina 7, Maniero 2), Cittadella (Coralli 9, Sgrigna 7, Curiale 2), Ternana(Avenatti 10, Calaiò 2, Maniero 2). Di-Sciascio[3]

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