Futsal

Dall'addio al calcio alla Nazionale U17 di futsal: la storia di Davide Berardi

"Campioni si diventa, portieri si nasce": la testimonianza del fratello Daniele

28.06.2017 00:30

Una storia particolare di sport abruzzese che PescaraSport24 ha il piacere di raccontarvi grazie al fratello del protagonista. Il protagonista si chiama Davide Berardi, portiere in partenza per uno torneo in Portogallo con la Nazionale Under 17 di calcio a 5 dopo essersi messo in mostra negli Allievi del Pescara; il narratore è suo fratello Daniele, di poco più grande. La Nazionale Under 17 di Futsal si è imbarcata per il Portogallo dall'Aeroporto di Fiumicino, dopo aver svolto alcuni giorni di allenamento presso il Palamalfatti di Rieti, ed in terra lusitana incontrerà i pari età di Olanda, Spagna e Portogallo. Berardi è l'unico giocatore abruzzese precettato dal ecnico federale Carmine Tarantino. 

L’esordio nel torneo è previsto per giovedì 29 giugno alle 20 contro i lusitani padroni di casa; il giorno successivo, alle 18, gli Azzurrini sfideranno la Spagna per poi affrontare l’Olanda domenica 2 luglio (ore 10). Tutte le gare si disputeranno al ‘Padilhao’ di Vila Real. Questo appuntamento per i ragazzi di ‘generazione olimpica’ è molto importante nell’ottica dei Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires (1-12 ottobre 2018), dove il futsal ha quasi preso il posto del calcio ormai.

 Ed ecco la storia raccontata da un narratore d'eccezione che, avendo ovviamente vissuto da vicino la crescita sportiva e umana di suo fratello, ci fornisce un punto di vista unico. Buona lettura!

"Campioni si diventa, portieri si nasce"

Il calcio, in tutte le sue declinazioni, è uno sport meraviglioso, capace di regalare momenti di gioia infinita accanto ad attimi di delusione sfrenata. Ogni bambino coltiva il suo piccolo grande sogno. Ogni bambino brama un destino glorioso sulla scia di idoli e modelli che ne hanno accompagnato l’infanzia spensierata. 

Se sei italiano, vieni dalla costa abruzzese e nasci col pallone in mano, la tua unica aspirazione non può che essere quella: la maglia azzurra!
Un privilegio sacro, che ogni campioncino ha il dovere di sognare, ma solo a pochi è concesso l’onere (e l’onore) di portare un fardello così fascinoso e ingombrante. 

Le grandi storie passano sempre da momenti di caduta, attimi nei quali avresti voglia di mollare tutto, ricominciando mestamente una vita che non ti appartiene. 
La storia di Davide Berardi- portierino classe 2000 del Pescara Calcio a 5 e della Nazionale Under 17- è una di queste. E’ una storia ancora tutta da scrivere, ma già carica di particolari e vicende emozionanti. 

Capello fulvo, carattere irascibile e folle come il più classico dei portieri di provincia. Uscito dal ventre della madre con un pallone tra le braccia, ma non da calcio! Basket, pallamano… Li ha davvero provati tutti, prima di approdare in quello che inevitabilmente sarebbe diventato il suo habitat naturale. La porta dell’ASD Renato Curi Angolana è stata la sua casa, in un momento sconvolgente come la prima adolescenza. Il sogno di volare tra i pali e calcare i grandi palcoscenici del football non l’ha mai abbandonato. Ma nonostante le spiccate doti fisiche e atletiche, il piccolo Davide ha affrontato la prima grande delusione della sua vita, poi trasformatasi nella più importante delle occasioni. Abbandonare il calcio a 11 è stata una scelta dura, forte, difficile da prendere; l’approdo sul parquet del Palarigopiano ha permesso alla rosa di sbocciare, una rosa di colore rosso, come i suoi capelli e le sue lentiggini. Le pieghe di questa storia sono insite nella vita di un ragazzo come tanti, diviso tra la scuola e i genitori, tra una madre premurosa e un padre ligio al dovere. Il miracolo in campo si concretizza anzitutto al di fuori, dove bisogna dimostrare davvero che tipo di vita si ha voglia di intraprendere. 

Come la più classica delle favole, quella del portierino del Pescara, approdato in biancazzurro nell’estate del 2016, ha avuto un punto di svolta. Dopo il Torneo delle Regioni, svoltosi in Puglia nello scorso aprile, dove lui e i suoi coetanei abruzzesi hanno ben figurato, è arrivata la chiamata inattesa, quella che ti sconvolge e ti fa capire che la vita ti ha finalmente teso una mano. Mister Carmine Tarantino, allenatore della Nazionale Under 17, bussa alla porta del Pescara, chiedendo Davide Berardi per uno stage a Novara, in preparazione ai Giochi Olimpici di Buenos Aires del 2018. 

Un’esperienza simile ti sconvolge la vita, in quei quattro giorni di ritiro c’è una storia intera che ti passa davanti. La paura che possa trattarsi di un attimo fuggente non si può allontanare e i giorni successivi a quel mini-raduno sono avvolti da ansie e preoccupazioni.

La nostra storia, ovviamente, ha il suo lieto fine: Davide Berardi è l’unico calciatore abruzzese presente nella selezione Under-17 che affronterà un quadrangolare in Portogallo, dal 29 giugno al 2 luglio, in preparazione ai Giochi Olimpici. 

La storia di Davide è una storia come tante, ma proprio per questo e per aver mangiato tanta polvere all’età di soli 17 anni, la vita gli ha concesso un’altra occasione. L’occasione per dimostrare a tutti che niente, neanche il più irrealizzabile dei sogni, è davvero impossibile, per un cuore indomito". 

Foto: FutsalWorld.it

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