Il duro (e amaro) sfogo di Danilo Iannascoli
Dopo la decisione di chiudere col futsal
Un lungo, lunghissimo post a mezzo social per chiarire i motivi dell'addio del Pescara C5 alle competizioni. Tanta amarezza per Danilo Iannascoli che sul finale del suo scritto fa capire che la sua esperienza nello sport che conta probabilmente non finirà qui.
Ecco quanto divulgato da Iannascoli :
È con grande dispiacere che devo confermare la decisione di chiudere il percorso iniziato 8 anni fa con il calcio a 5.
Penso di aver dato tantissimo a questa disciplina sportiva, sia per la mia città e la mia regione, che per tutto il movimento italiano.
Grazie alla mia famiglia e ai miei tanti collaboratori, sono approdati a Pescara molti tra i più grandi campioni di futsal mondiale, abbiamo creato una scuola calcio che ci ha portato a primeggiare anche nel settore giovanile, dando l'opportunità a oltre 25 ragazzi locali, plasmati dai nostri tecnici, di esordire in Serie A e di vincere tantissimi titoli regionali, in tutte le categorie giovanili.
Abbiamo vinto tutto in Italia: 1 scudetto, 2 Coppa Italia, 2 SuperCoppa Italiana e una Coppa Italia under 21, ci è mancata soltanto la vittoria della coppa dei campioni (Uefa Futsal Cup), ma siamo arrivati a giocarcela alla pari in una finalissima a Guadalajara contro l’Inter Movistar di Madrid e quest'anno abbiamo perso in semifinale con il Barcellona.
Abbiamo organizzato a Pescara per due volte le semifinali di Uefa Futsal Cup, per quattro volte le finali di Coppa Italia, per una volta la finale di Super Coppa, per tre volte le finali Scudetto e per una volta la finale di Coppa Italia under 21, eventi che grazie ai nostri tifosi hanno registrato il tutto esaurito, regalando uno spettacolo unico.
La fierezza e l’orgoglio di aver visto i colori biancazzurri primeggiare ovunque, il rispetto degli avversari e la preoccupazione di chi avrebbe dovuto confrontarsi con il Pescara per poter ambire a vincere un trofeo, sono solo alcuni dei tanti ricordi che porterò sempre nel mio cuore.
Nell’ultimo anno sono state tante le ingiustizie che abbiamo dovuto subire: pugni ad un nostro tesserato durante il momento fair play della finale scudetto che sono stati trasformati in condotte irregolari ai danni della nostra dirigenza e dei nostri tifosi, emissione di Daspo ai nostri tesserati e squalifiche record ai nostri giocatori, mentre abbiamo sopportato che il giocatore fautore di tutto ne venisse fuori, con uno stratagemma, senza scontare nemmeno un giorno di squalifica!
Una delle tante vergogne di uno sport in cui si continuano a tutelare e aiutare i furbi e/o i disonesti, danneggiando chi si comporta nei confronti di questa disciplina con amore, passione e investe tanti milioni di euro, che sono frutto di tantissimi sacrifici e rinunce.
Abbiamo dovuto disputare il girone d’andata a porte chiuse, con mezza squadra squalificata e/o infortunata; un turno di Coppa dei Campioni con una rosa più che dimezzata, con conseguenze così devastanti da riuscire a rovinare anni e anni di duro lavoro.
Abbiamo accettato tante sconfitte, com’è giusto per uno sportivo che crede nei valori dello sport, abbiamo accettato di dover scontare squalifiche vergognose, ma non accetteremo mai di leggere e di ascoltare le parole irrispettose e ingiuriose da parte di chi non conosce le regole del calcio dilettantistico e di chi, fino a oggi, è stato trattato non da tesserato, ma da componente di una famiglia: tutti lautamente rimborsati, sia se a disposizione, sia in caso contrario malgrado squalifiche per doping o per gravi scorrettezze che avrebbero dovuto essere causa di rescissione contrattuale.
Non possiamo accettare, soprattutto, di dare l’opportunità di far indossare la maglia biancazzurra a chi può aver scommesso sulla sconfitta della propria squadra - la nostra squadra - disonorandone il nome e la storia, falsando il corretto svolgimento del campionato.
Sono cresciuto condividendo i veri valori dello sport, praticandolo sempre con passione, sia con le scarpette da gioco, in mezzo al campo, che dietro la scrivania con la penna e il computer, ma adesso è davvero troppo, la maglia del Pescara è sacra e non posso permettermi di farla indossare a chi non la difende con onestà e amore.
Ringrazio, quindi, tutti i tifosi: gli oltre mille sempre presenti al Palarigopiano, gli oltre tremila presenti alle finali disputate al Papa Giovanni Paolo e, soprattutto, i duemila e cinquecento che ci hanno seguito con ogni mezzo a Ancona, riempiendoci sempre di affetto.
Grazie alla mia città per essermi sempre stata vicino, alla mia grande famiglia e ai miei collaboratori, perché con il loro supporto sono riuscito a togliermi tante soddisfazioni;
Grazie a Matteo, mio figlio, che si è formato accanto a me e che è ormai pronto per gestire, molto meglio di me, una società sportiva che ha come obiettivo quello di primeggiare;
Grazie a Fabrizio, mio fratello, per essere stato sempre al mio fianco nelle gioie e soprattutto nelle delusioni, che ci hanno permesso di costruire quest’idea vincente e competitiva di futsal;
Grazie a Mario Patriarca per essere stato, 8 lunghissimi anni fa, il primo ad aver creduto in un progetto Pescarese che aveva come obiettivo quello di portare i colori biancazzurri alle luci della ribalta, riuscendoci amplissimamente con cuore, passione e dedizione e per avercela messa tutta anche in questi ultimi mesi per tentare di risollevare una stagione partita male e terminata in maniera persino peggiore;
Grazie a Fulvio Colini per aver permesso al nostro Club di fare il salto di qualità definitivo, portandolo, con le sue innate e conosciute capacità, stabilmente nel Gotha del Calcio a 5 italiano e mondiale, conquistando 5 trofei che resteranno nella storia;
Grazie a Daniele Di Vittorio, per averci permesso di aggiungere al palmarès societario anche una Coppa Italia con l’Under 21.
Con estremo entusiasmo posso aggiungere che essere eletti come sesto miglior Club di Futsal al mondo sembrava solamente un sogno sino ad 8 anni fa, quando si lottava con tanti sacrifici per raggiungere una semplice salvezza.
Nel 2016 questa societá ha regalato alla città di Pescara anche questo riconoscimento.
Abbiamo investito notevoli risorse per ristrutturare e ampliare il PalaRigopiano, preso in gestione nel dicembre 2013, rendendolo una struttura all’avanguardia e polifunzionale, utilizzando soltanto i nostri mezzi, senza che ci fosse richiesto, ma solo per amore di questa meravigliosa piazza che è la città di Pescara.
Abbiamo avuto il privilegio di avere con noi tanti campioni, ma anche tanti giocatori sopravvalutati e tanti grandi uomini, abbiamo avuto l’onore di vedere campioni internazionalmente stimati della caratura di PC, Rogerio, Morgado, Capuozzo, Schurtz, Nicolodi e Cuzzolino seduti sulla nostra panchina e dare la loro anima sul parquet.
Con loro in campo, chissà, avremmo anche potuto pensare di proseguire.
Purtroppo ci fermiamo qui e mi scuso con tutti coloro che hanno il biancazzurro nel cuore, ma vi prometto che comincerò un’altra sfida affascinante in un’altra disciplina sportiva non appena smaltite questa profonda delusione e queste incredibili ingiustizie, tentando di rivincere un altro scudetto!
Oggi, più che mai, Sempre FORZA PESCARA!!!
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