Anche Cascione alle prese con il solito rebus
Le scelte a centrocampo restano un rompicapo
l rompicapo biancazzurro resta sempre lo stesso. Cambiano gli allenatori, con Cascione siamo a 3 in questa stagione, ma in casa Pescara il rebus centrocampo non è stato ancora risolto e adesso toccherà ad un debuttante in C trovare la soluzione. Tanto con Zeman quanto poi con Bucaro, nella naturale prosecuzione del lavoro del boemo che però ha riservato la novità della difesa a 3 nelle ultime 2 uscite prima della scoppola di Rimini e delle dimissioni, nel reparto mediano si sono infatti alternati senza continuità di soluzione tutti gli uomini a disposizione, senza mai trovare un trio titolare e dunque un assetto definitivo. E anche per questo la stagione del Delfino si è rivelata più complicata del previsto. Sono già andate in archivio 32 giornate e a soli 6 turni dal post season si è ancora alla ricerca della ricetta giusta per configurare un centrocampo in grado di dare protezione alla difesa, assicurando filtro ed interdizione, senza trascurare la fase di possesso. Il primo nodo da sciogliere per il nuovo tecnico è proprio questo nel suo 4-3-3 che nelle intenzioni dovrà essere più equilibrato ma pronto a ripartire negli spazi una volta riconquistata la palla. Mister Emmanuel Cascione avrà ancora oggi e domani per chiarirsi le idee e sciogliere i tanti ballottaggi, non solo in mediana ma anche in difesa, ma quel che appare certo è che Aloi e Dagasso dovrebbero partire titolari contro il Pontedera, non necessariamente con il canterano come centrale e l'ex Avellino come mezzala. I ruoli dei due giocatori saranno infatti scelti anche in base al terzo interprete che sarà gettato inizialmente nella mischia e, con Tunjov che parte dalle retrovie nella corsa ad una maglia da titolare e sembra avere poche chance, ecco che restano in lizza Squizzato, De Marco e Franchini dato che Meazzi può soffiare il posto ad Accornero nel tridente d'attacco. De Marco, che nella gestione Bucaro ha visto il campo solo per 4 minuti nel recupero della prima partita del post Zeman, potrebbe essere la grande sorpresa. Vede la giocata e sa verticalizzare, anticipando i tempi delle ripartenze: ecco perchè alla fine potrebbe spuntarla su Franchini, che invece sarebbe una scelta per dare più fisicità e struttura al reparto, e su Squizzato, che non ha mai pienamente preso in mano le redini della squadra. Qualora venisse scelto quest'ultimo sarebbe lui il play designato dato che, visto il momento delicato e il peso specifico che riveste la partita con il Pontedera nel rush finale di torneo, non sembra plausibile che venga riportato al ruolo di interno come quando giocava nel Renate. D'altro canto il classe 2002 nasce nelle giovani dell'Inter come centrale (e in lui gli addetti ai lavori vedevano addirittura un misto tra Marcelo Brozovic e Frankie De Jong, fatte le debite proporzioni) e non sarebbe opportuno fare esperimenti in un match così importante.
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