Qui Venezia: la cura Zenga funziona? A Pescara la riprova
In trasferta il Venezia fino ad ora ha ottenuto soltanto una vittoria...
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
È un Venezia ferito quello che giovedì affronterà il Pescara all’Adriatico. I veneti infatti, dopo un brutto avvio di campionato sono riusciti a riprendere la marcia verso i playoff, ma un’altra sconfitta dopo quella di lunedì col Cosenza non darebbe la possibilità a Zenga e Co. di chiudere il 2018 come vorrebbero.
VENEZIA, IL CAMPIONATO È ANCORA LUNGO
4 punti. Era questo il misero bottino del Venezia dopo sei partite. Tante sono bastate alla dirigenza arancioneroverde per Stefano Vecchi ed affidare la panchina a Walter Zenga.
Iniziamo da qui, da quel fatidico 12 Ottobre che ha cambiato, in qualche modo, la stagione del Venezia. Una scelta coraggiosa quella dei dirigenti veneti, ma che ha fin da subito ripagato come dimostrano i risultati raccolti fin qui dall’ex portiere dell’Inter e della Nazionale Italiana: 16 punti in 9 partite ed un sogno playoff che tornava finalmente a farsi concreto.
Tutto stava andando nel verso giusto, fino però alla partita di lunedì, quando gli uomini di Zenga hanno rimediato una brutta sconfitta contro il Cosenza. ‘Brutta’ non tanto per il risultato (1-0, ndr) quanto per l’atteggiamento della squadra che non è mai riuscita ad impensierire una squadra certamente non impossibile da battere come quella calabrese. Sconfitta dolorosa quindi, e che potrebbe ridimensionare i veneti nel caso in cui dovesse andar male anche la trasferta pescarese. Un 2018 che si chiuderebbe nel peggiore dei modi, considerando comunque la sfida del 30 dicembre con il Carpi, ma due ‘0’ in classifica farebbero nuovamente sprofondare i Leoni in zona retrocessione. In più ci sarebbe anche da sfatare la questione ‘trasferta’, dove il Venezia fino ad ora ha ottenuto soltanto una vittoria sul campo della Cremonese.
ZENGA, TURNOVER SI O TURNOVER NO?
Ancora troppo presto per poter parlare di una possibile formazione, ma analizzando i punti fermi del credo calcistico di Zenga possiamo già intuire alcune chiavi di lettura del suo Venezia. Partiamo innanzitutto dal modulo, con il 433 tanto caro al tecnico milanese ma messo in disparte nelle ultime uscite in favore del 352, schema tattico utilizzato invece nella prima parte di stagione da Vecchi. Più probabile, per la sfida di lunedì, una riconferma della difesa a tre, guidata dall’espertissimo Domizzi, spalleggiato da Modolo e Andelkovic. Sulle fasce possibile la presenza di Giuseppe Zampano, fratello di Francesco e conoscenza recente del Pescara, e Bruscagin, mentre in mezzo dovrebbe agire Schiavone, con ai suoi lati Segre e Bentivoglio, sicuramente il migliore dei suoi nella sconfitta col Cosenza. Davanti l’unico dubbio rimane se confermare la coppia Citro – Mariano, apparsa però molto stanca e a corto di idee, o se provare l’azzardo di cambiare qualcosa buttando nella mischia Giacomo Vrioni, in gol quest’anno col Foggia partendo titolare.
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