Un nuovo asse di mercato per il Pescara? E c'è dell'altro..
Con la Fiorentina in ballo non solo Illanes
Il Pescara prova a imprimere (finalmente) la svolta al suo mercato. Non si può aspettare oltre per sistemare gli esuberi e le situazioni in uscita più intricate, si proverà dunque a procedere in entrata a prescindere dalle cessioni. Almeno per qualche tassello ritenuto fondamentale. E' il caso ad esempio di Julian Illanes, per il quale è imminente un summit Pescara-Fiorentina. I biancazzurri sembrano decisi ad optare per un trasferimento a titolo definitivo, come desiderano i Viola, ma va trovata la quadra economica perchè l'esborso non dovrà superare determinati parametri. Il gradimento del giocatore per la soluzione dannunziana c'è, si cercherà di trovare l'accordo anche sull'ingaggio per la fumata bianca immediata al fine di regalare ad Auteri (da oggi in città) il primo rinforzo. Con la Fiorentina si parlerà anche di altro: l'esterno basso Ferrarini, già cercato invano lo scorso anno, e il difensore baby Dalle Mure. L'asse con la Fiorentina, però, non sembra suscettibile di troppi sviluppi positivi: solo Illanes ha altissime probabilità di vestirsi di biancazzurro.
L'altro nome caldo per la difesa è quello di Negro, che a differenza degli altri monzesi Gliozzi e Armellino (hanno ingaggi elevati e mercato in B) può davvero arrivare a Pescara a stretto giro. A centrocampo tra i nomi già noti è uscita una vecchia conoscenza: Marco Carraro. Piace anche a Ternana e Foggia ma la sua candidatura in chiave Delfino è concreta. Ancora giovane, abbina fisicità a quantità e qualità, sa giocare in regia ed è ritenuto funzionale benchè renda meglio in una mediana a 3 rispetto ad una a 2. Sondaggi sono stati già portati. In avanti, qualche intoppo (risolvibile) sulla pista D'Ursi: resta lui il preferito per le corsie esterne. Per Cheddira in settimana ci sarà il rinnovo triennale col Parma, poi il via libera alla cessione in prestito: biancazzurri in prima linea. Difficilissimo Pandolfi, al momento non abbiamo riscontri troppo concreti sulla pista che conduce a Franco Ferrari. Ma l'idea c'è
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