#SportAbruzzo2019: AMATORI PESCARA, DAL SOGNO ALL'INCUBO

Il 2019 sportivo in Abruzzo passerà alla storia per la grande illusione chiamata Amatori Pescara. Sembrava una favola, si è rivelata un incubo per i tifosi del basket dopo appena un mese dal coronamento del sogno.

Era il 16 giugno quando dopo 33 anni una squadra di Pescara riusciva a centrare la promozione in serie A tra lo stupore generale. La squadra, guidata dal profeta in patria Stefano Rajola, era partita per fare bene in campionato, ma in pochi avrebbero pronosticato la vittoria del campionato. E invece, grazie a tanto lavoro, nella Final Four di Montecatini, da ousider assoluta, la truppa biancorossa scrisse una pagina fantastica di sport, battendo la corazzata San Severo e regalando una gioia immensa a tutto l'Abruzzo sportivo.

L'Amatori era stata eliminata dai playoff per mano della Viola Reggio Calabria, ma fu ripescata al posto dei calabresi esclusi dalla FIP per inadempienze amministrative. E come la Danimarca di calcio all'Europeo 1992, da ripescata, la squadra di Rajola si era resa artefice di una vera e propria impresa sportiva, vincendo i playoff e staccando il pass per l'A2 negli spareggi di Montecatini con il teatino Leonzio a vestire i panni del grande trascinatore con 30 punti personali e uno straordinario 16 su 16 dalla lunetta a garantirgli il titolo di Pistolero nella finale.

Ma è stato tutto vano, il sogno è durato esattamente un mese. Il 16 luglio il consiglio federale della Fip non ha ammesso l'Amatori in A2 su richiesta della ComTec, la commissione tecnica di controllo che ha riscontrato irregolarità amministrative ritenute insanabili.

Il nucleo storico di dirigenti, ad eccezione del patron Di Fabio, si è successivamente ricostituito intorno al nuovo presidente Fabrizio Cicconetti ed è ripartito dalla C Silver, la quarta categoria della palla a spicchi, dove militano altre due squadre cittadine. L'obiettivo è risalire velocemente la china, ma non sarà facile