Corsa + dieta rigida + gradoni, la ricetta di Sdengo
Anche a stagione in corsa e nel vivo....
Zdenek Zeman resta quello di sempre, prendere o lasciare. Con i suoi tantissimi pregi e coi suoi difetti. E, soprattutto, con i suoi metodi ferrei e del tutto peculiari. Chiedere referenze ai suoi vecchi giocatori, che hanno sofferto sotto le sue “grinfie” ma che poi hanno visto allungarsi a dismisura la carriera. Ed in questi 30 anni, ne è piena la storia. E ora anche da subentrante il tecnico del Pescara è rimasto estremanente fedele a se stesso e ai suoi metodi di allenamento. "Corsa + corsa + corsa + corsa + gradoni, questo il lavoro svolto oggi pomeriggio dai ragazzi di mister Zeman", ha scritto la settimana scorsa il club sui social proprio a sottolineare questo aspetto. Al Poggio degli Ulivi o al “Di Febo” di Silvi (dove però bisognerà allestire uno spazio adatto in tribuna, visto che gli spalti sono tutti occupati dai seggiolini in plastica), il “menù” proposto dal boemoè sempre lo stesso. Corsa e gradoni, corsa e gradoni ed esercitazioni tattiche sino allo sfinimento. Ma non finisce qui, perchè c'è anche l'aspetto dieta e peso da curare. Lescano e compagni si preparino: bisogna svuotarsi e prepararsi al “wash out” che tanto spaventa i giocatori quando in panchina arriva il boemo. Verdure bollite e pasti senza eccessi calorici: il rigido protocollo di lavoro giornaliero, fuori e dentro al campo, non ammette deroghe. Ci sono divieti assoluti per i suoi calciatori, come quello di prendere caffè e mangiare dolci e, ovviamente, quello di fumare sigarette,. E ancora la dieta, il caposaldo della gestione di un atleta per il boemo: abbondanza di verdure cotte, zucchine in particolare, carote e patate lesse, circa i carboidrati sono da assumere nella quantità minima indispensabile. Nonostante sia subentrato e si sia ormai nel vivo e nella fase crusciale della stagione, ci saranno due giorni a settimana con doppie sedute rispetto al canonico giorno che di solito tutti i tecnici prevedono. E in queste torneranno i leggendari “gradoni”: al Poggio sono già stati sperimentati sia dalla vecchia banda dei talenti della prima zemanlandia, sia dal gruppo che il boemo ereditò a stagione in corso da Oddo e poi nel torneo di B seguente. Ma i biancazzurri di oggi si consolino. Non avendo svolto la durissima preparazione estiva con ZZ al timone, si sono risparmiati le ripetute in salite e le lunghe corse per fare fondo. Roba da svenire, come vedemmo di persona a Palena la seconda volta e a San Martino sul Cimino ormai più di un decennio fa…..
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