Verso Pescara - Empoli, qui Empoli
Una corrispondenza d'autore per PescaraSport24. In vista della Partitissima di domenica, Alessio Cocchi, giornalista di PianetaEmpoli, il giornale più importante al seguito del club toscano, ci regala il punto della situazione della "banda Martusciello". Buona lettura!
E’ un Empoli che ancora si fa fatica a decifrare quello che domenica si giocherà una fetta importante di stagione all’Adriatico di Pescara. Gli azzurri hanno cambiato molto a centrocampo e le partenze di Paredes e Zielinski erano difficilmente rimpiazzabili, ed infatti li che ci sono le difficoltà maggiori. Difficoltà nello sviluppo della manovra che si stanno ripercuotendo (anche con un pizzico di sfortuna) sulla finalizzazione, va da se che i due soli gol in undici gare (tutti e due realizzati in unica gara, ambedue da palla inattiva e da due difensori) non sia certo il miglior biglietto da visita. Ma gli uomini ci sono in un reparto che oltre a non perdere Saponara ha visto l’arrivo di un campione del mondo come Alberto Gilardino.
Sicuramente la novità pero’ più importante l’Empoli l’ha presentata in panchina con una vera e propria scommessa come quella del debuttante Giovanni Martusciello. Una scelta pero’ tutt’altro che campata in aria o figlia di una scommessa. Martusciello è stato stretto collaboratore tecnico di Sarri nel suo triennio empolese e poi secondo di Giampaolo. Martusciello è sicuramente il miglior conoscitore di quel 4-3-1-2 che ha fatto grandi fortune ad Empoli ed è sicuramente colui che meglio conosce lo spogliatoio azzurro che nelle ultime stagioni ha visto un gruppo importante di calciatori rimanere in seno alla società. I numeri per adesso non sono certo dalla sua parte, alla viglia le sensazioni erano molto positive e per l’Empoli si pronosticava una stagione tranquilla, non replicando sicuramente quel decimo posto della passata stagione ma non certo nemmeno nella situazione in cui adesso è.
A Pescara, come detto, ci sarà pero’ un test molto importante per gli azzurri chiamati a dare continuità alla bella prestazione di domenica scorsa contro la Roma ed (con tutto il rispetto per la Pescara calcistica) a trovare quella vittoria che manca dalla terza giornata contro una squadra che sul campo ha fatto meno punti e non pare essere certo trascendentale. Non sarà la partita della vita, non sarà una finale di Champions, ma sarà una gara indicativa per poter fugare alcuni dubbi che inevitabilmente sono emersi con un’opinione pubblica spaccata in due. A Pescara gli azzurri giocheranno come sempre, per vincere, con un modulo offensivo e facendo del pressing l’arma in più. Il solito 4-3-1-2 che sfrutterà le verticalizzazioni e la fantasia di Saponara, ma affidandosi anche ad un giocatore molto legato a Pescara che ad Empoli è diventato “Il Prestigiatore”, Croce. Davanti dovrebbe toccare alla coppia storica Maccarone-Pucciarelli alla ricerca di quel gol che, alla stessa stregua della vittoria, manca da tanto, troppo tempo.
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