Sfida secca e tabù da sfatare: è Pescara-Pontedera
Primo turno playoff stasera
Inizia questa sera una maratona da 10 partite in un mese (finale di ritorno in programma il 9 giugno) che ha come posta in palio la promozione in B. Ed il Pescara vuole provare ad essere la mina vagante di un mini campionato che ha ben altre favorite, provenienti in particolare dagli altri gironi (ad esempio le campane Avellino e Benevento nel raggruppamento C e le venete Vicenza e Padova in quello A, senza trascurare il Taranto e la Triestina). Ma guai a sottovalutare del tutto una squadra che ha poco da perdere e che spera di andare più lontano possibile. In caso di passaggio del turno il Delfino affronterà in trasferta il Gubbio in caso di qualificazione dei Lupi d'Umbria a danno del Rimini, oppure la vincente della sfida tra Juve ed Arezzo (in casa) qualora i romagnoli facessero il colpaccio al Barbetti. Il primo scoglio da superare per il Delfino, però, si chiama Pontedera, squadra che in regular season Georgi Tunjov e compagni hanno battuto 2 volte su 2. All'andata, in Toscana, c'è stata forse la miglior prestazione della gestione Zdenek Zeman: era il 2 dicembre, una decina di giorni prima della lieve ischemia transitoria accusata dal tecnico boemo a Silvi Marina prima dell'allenamento della squadra in vista della trasferta di Coppa a Catania, e i biancazzurri maramaldeggiarono per 5-0 grazie alle reti di Cuppone, Milani, Tommasini e alla doppietta di Merola. Sembrava la partita della svolta, è stata una parentesi felice in un andamento altalenante che ha portato poi il Pescara a duellare sino all'ultima giornata con i toscani per conquistare il sesto posto. Decisivo nel cammino pescarese Davide Merola e anche nel match di ritorno contro il Pontedera il folletto di Santa Maria Capua Vetere è stato determinante: suo infatti il gol che ha deciso la sfida dell'Adriatico del 23 marzo che coincideva con il debutto assoluto di Cascione sulla panchina del Pescara. Il Delfino è dunque una vera bestia nera per il Pontedera in stagione ed anche il tecnico toscano vanta una tradizione assolutamente negativa nelle sfide contro i biancazzurri. In cinque partite, 3 alla guida dell'Olbia e 2 al timone del Pontedera (quelle già descritte), Canzi ha collezionato tutte sconfitte ed un solo gol (inutile dunque) all'attivo. L'allenatore punta stasera ad invertire il trend ed ha già fatto una nuova promessa come quella di inizio stagione, quando decise che sarebbe andato a piedi sui Monti Pisani in caso di approdo agli spareggi. "Abbiamo già pensato a qualcosa di clamoroso – hanno fatto sapere dallo staff tecnico – in caso di vittoria dei playoff". Nei giorni scorsi Max Canzi ed il suo staff hanno percorso nove chilometri per mantenere la parola. L'head coach, il vice Daniele Zini, il direttore sportivo Moreno Zocchi, il collaboratore tecnico Ivan Moretto e il preparatore atletico Lorenzo Monticelli hanno attraversato a piedi le località di Cucigliana, Chiesino di Valle, Campo dei Lupi, Monte Procchio, Monte Agreste e Castellare e sciolto l'impegno morale. Nel campionato 2022-2023, addirittura, il Pontedera aveva toccato due record, il miglior piazzamento della storia del club in Serie C (sesto posto) e il massimo di punti conquistati nella terza serie del calcio nazionale, quest'anno la posizione finale è stata un nono posto ma tanto è bastato per accedere di nuovo agli spareggi promozione, obiettivo prestigioso che valeva la pena di onorare con una scarpinata faticosissima. L'avventura toscana agli spareggi partirà da Pescara, con tutti i pronostici a sfavore. Ma nel calcio mai dire mai e Canzi sogna in grande.
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