Obiettivi falliti. Ma non è ancora tutto perduto (?)
La maratona playoff per salvare la stagione e provare a coronare il sogno serie B
Niente vittoria, niente terzo posto e nemmeno quarta piazza: il pari con l'Imolese pesa tantissimo e costringe il Pescara ad iniziare la maratona playoff dal primo turno. La delusione era percepibile a fine partita ed era assolutamente leggibile sul volto del tecnico Luciano Zauri, che non è riuscito a centrare la terza vittoria in tre partite dal ritorno sulla panchina dannunziana. Di certo, il secondo obiettivo fallito (il primo, ovvero lottare per la promozione diretta, era sfumato parecchi mesi fa) non è solo figlio del pari di ieri, ma di una regular season che dire esser stata altalenante è un tenue eufemismo. La squadra non ha mai convinto, nè con la vecchia gestione nè con l'attuale che qualche giustificazione pure ce l'ha. E' arrivata a 3 partite dalla fine, a situazione compromessa, e non ha la bacchetta magica. Ha portato a casa 2 vittorie ed 1 pari, probabilmente uno score anche più ampio di quanto il campo in realtà non abbia detto (ad esempio la vittoria iniziale della gestione Zauri non è affatto meritata), ma non ha portato quel cambio di rotta che era necessario ed auspicabile. Ha portato ad una “rinascita” di D'Ursi, che forse ci sarebbe stata comunque, e poco più. Restiamo della stessa idea di qualche tempo fa: Auteri andava allontanato, ma non a 3 giornate dalla fine. A novembre. Solo allora si poteva realmente raddrizzare la stagione. E magari si doveva precettare Bepi Pillon, l'unico probabilmente che poteva non solo incidere sul campo ma anche ricompattare l'ambiente. D'altro canto, la discesa verticale del Delfino è iniziata proprio dalla sua mancata conferma…. Ma tant'è. E non ce ne voglia Zauri, il migliore (con Sottil) dal post Pillon. Ripetere il miracolo Oddo (subentrato a fine regular season per Baroni per portare il Pescara in finale playoff (di B) è difficilissimo ma non impossibile, benchè quella squadra aveva giocatori fenomenali (da Politano a Bjarnason) e questa no….
“Adesso subito testa alla Carrarese che è la cosa più importante”, è stato il monito di Zauri nel post partita di ieri, ripetuto più volte. Avere quattro giorni in più (e 90 minuti nelle gambe in meno), arrivando quarti, poteva essere un aspetto importante anche per recuperare gli acciaccati. Ai soliti noti (Pontisso, che ha un problema all'alluce, Pompetti, che convive con la pubalgia, Memushaj e Frascatore), ieri si è aggiunto anche capitan Drudi. Arrivare agli spareggi come miglior quarta di tutti i 3 gironi di C (cosa che sarebbe accaduta in caso di successo), avrebbe consentito di avere anche a lungo il fattore campo a favore. Per Marco Pompetti, guardare al futuro con filosofia deve essere il traino in grado di trascinare il Delfino negli infiniti playoff. Dispiace essere scivolati al quinto posto, ma non è un dramma: questo il succo del suo pensiero. D'altro canto, per arrivare a centrare il grande obiettivo bisogna vincere sempre. La prestazione di ieri, però, non lascia ben sperare per il futuro. A fine partita, soprattutto via social, sono piovute numerose critiche al Pescara da parte dei supporters biancazzurri, che speravano in ben altro epilogo ad una regular season che ha avuto tanti, troppi bassi e pochi alti. Il “flop”, per dirla alla Luca Cilli, ha però le sembianze dell'unica persona che il bravo giornalista di Sportitalia non cita: quelle del presidente. Che da anni sta sbagliando tutte le scelte sportive. Ora c'è da salvare il salvabile nella lunghissima maratona playoff, complicatissima a dir poco.
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