Editoriale

Zeman - Pescara, storia di un Amore

21.11.2012 10:42

zzcalesse2


Il fumo della sigaretta salirà lento, come lenti saranno i pensieri che gli affolleranno la mente. Farà un effetto strano tornare all’Adriatico da ospite, pardon, da avversario dopo esserne stato solo pochi mesi fa l’eroe.

Il pensiero di Franco Mancini sarà forse un po’ più intenso di quello che quotidianamente lo accompagna, ma non sbaglierà panchina e si accomoderà su quella giusta. Le rughe del volto saranno un po’ più tirate del consueto e lo sguardo sarà più freddo, ma il cuore sarà un tumulto. Sentirà il brusìo dei tifosi che si sistemano sugli spalti, quegli stessi tifosi che lo hanno amato, poi osannato ed infine salutato chi capendone l’addio e chi criticandolo per troppo amore,  e si prenderà un attimo per se stesso e con se stesso per ricordare un anno tanto intenso quanto indimenticabile. Non sarà una domenica come le altre quella di Pescara  Roma per Zdenek Zeman, come non lo sarà per i tifosi biancazzurri. Forse nella mente del boemo farà capolino il pensiero di quel che sarebbe potuto essere ed invece non è dopo la sua scelta, ma sarà un pensiero fugace perché al cuore non si comanda.

Pescara gli ha voluto bene e lui ha voluto bene a Pescara, ma il vero amore per Zeman ha altri colori ed un altro nome. Quando la vecchia passione ha bussato alla sua porta non è stato capace di dire di no. Troppo grande la voglia di riabbracciare la Città Eterna, troppo affascinante la sfida proposta e troppo importante l’occasione offerta, forse l’ultima dati i 65 anni, di poter competere per il massimo, o almeno provare a farlo. Solo per la Roma avrebbe lasciato Pescara e così è stato anche se a Pescara Zeman ha lasciato una parte di cuore. Lo testimoniano la frequenza con la quale torna in Abruzzo ed i rapporti che ha stabilito e che il distacco ha paradossalmente rafforzato invece che allentato.

Sarà forse glaciale e controllato nelle dichiarazioni pre e post partita, come il personaggio ZZ impone, ma di certo sorriderà di cuore pensando a ciò che a tinte biancazzurre ha realizzato: un capolavoro, un’opera d’arte di valore inestimabile come solo un affresco di Giotto può essere. Per mesi si è celebrata l’impresa straordinaria del suo Pescara e per sempre resterà indelebile quanto fatto. E’ storia ormai, una storia fantastica. Un Romanzo scritto con penna azzurra su foglio bianco di quelli destinati ad essere imperituri. Per 90 minuti lui ed il Delfino saranno avversari, ma non saranno mai nemici. E, come dice il suo amico Antonello Venditti, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Anche gli amori conosciuti e vissuti in età adulta… 

Commenti

Palla Avvelenata - Invettive e Cianfrusaglie
Dal Carneade Stroppa al Figliol Prodigo Bergodi