Un pari (in rimonta al 90') inutile: #PescaraEntella 1-1
All'Adriatico è andata così...
Si può mettere la parola fine ogni speranza? E' assai probabile. Il pari interno del Pescar, strappato in rimonta al 91' grazie a Rigoni, control'Entella (gol di Schenetti al 29') ha il sapore di condanna anticipata per una squadra, quella biancazzurra, che regala praticamente un tempo e che nella ripresa spinge forte, sbattendo su una saracinesca chiamata Borra. A 4 giornate dalla fine ormai i giochi per il Delfino sembrano fatti. Resiste ancora l'aritmetica a tenere in vita la speranza, ma servirebbe davvero un grandissimo miracolo a partire dalla gara di sabato a Cosenza…
La gara. Mister Grassadonia propone un centrocampo praticamente inedito con il recuperato Dessena a completare il trio con il redivivo Rigoni centrale e Machin, reduce dal Covid, mezz'ala. In avanti c'è Vokic a destra. Fiorillo oggi festeggia la presenza ufficiale in biancazzurro numero 220, eguagliando Gino Di Censo come portiere più presente nella storia del Delfino. Sul fronte opposto, il debuttante Volpe si affida alla “Zanzara” De Luca in avanti in una formazione abbastanza rivoluzionata rispetto alle ipotesi della vigilia.
Il primo tentativo del match (5') è biancazzurro, ma il tiro mancino di Odgaard dal limite è preda facile, sin troppo, per l'estremo ospite. La Virtus è discretamente intraprendente in avvio ma è chiaramente il Pescara, anche se fisicamente appannato dalla sola possibilità di allenamenti individuali e non collettivi, a fare la gara. Spinge prevalentemente sull'out sinistro il Delfino, grazie alle sovrapposizioni di Masciangelo che duetta con Capone e Machin per creare scompiglio nella retroguardia ligure. Al 13 ci prova da fuori Dragomir, Fiorillo si distende e blocca senza difficoltà. Un minuto dopo, però, sono veri brividi da palla inattiva per Fiorillo: Pellizzer di testa fiora l'impatto vincente da posizione più che privilegiata. L'Entella c'è, insomma, e non ha affatto un atteggiamento rassegnato. Al 25', fa tutto bene Odgaard in area ma il suo diagonale, che termina di poco fuori, è deviato da Pellizzer quel poco che basta per strozzare in gola l'urlo di gioia del vichingo. E' sempre dal trio Machin-Masciangelo-Odgaard che nascono le iniziative di un match che comunque stenta a decollare e che propone ritmi assai bassi. Al Pescara serve un gol per spezzare l'equilibrio, ma la condizione fisica e quella mentale sono ai minimi storici. E il gol arriva, ma da parte dell'Entella. Il merito è di Schenetti, che fa tutto bene e con una bella conclusione non lascia scampo a Fiorillo. Per il Delfino si complica tutto ancor di più. La rete incassata fa più male di un cazzotto in pieno volto ai biancazzurri, che faticano a reagire, mentre è linfa vitale per Dragomir e soci con il centrocampista che prova la rete capolavoro da fuori al 33' (invano). La reazione pescarese è semplicemente abbozzata, il finale di tempo scivola via senza sussulti e senza emozioni. Inevitabile dunque andare all'intervallo con gli ospiti in vantaggio.
Si riparte senza variazioni nelle due formazioni. Al 47', un coast-to-coast di Machin libera al tiro poi Odgaard, la cui deviazione su Borra in uscita si infrange sull'estremo ospite, prodigioso poi dagli sviluppi del successivo corner sul colpo di testa ravvicinatissimo del danesino. Doppia ghiotta chance, con Borra in versione Donnarumma a mantenere la porta immacolata per la disperazione biancazzurra. In 3 minuti della ripresa il Pescara ha creato di più che in tutto il primo tempo, ma il punteggio è ancora negativo. Al 52', Settembrini sfiora il super gol della condanna al Delfino. Palla larga di non molto. Al 56' fa il suo ingresso in campo l'ex Brunori, che rileva l'infortunato De Luca. Un giro d'orologio dopo Borra è ancora super, stavolta su Masciangelo. L'estremo ospite è una saracinesca oggi. L'Entella gioca in contropiede ed è sempre pungente. Ogni volta che entra nell'area di rigore pescarese, sono brividi veri. Al 61' il Pescara chiede un penalty per atterramento di Bellanova in area, per l'arbitro Amabile non c'è alcuna irregolarità da sanzionare. Quando non ci arriva Borra, è Chiosa a salvare la sua porta come sulla conclusione di Vokic al 63'. Spinge forte ora il Delfino, ma il gol resta ancora una chimera e allora Grassadonia inserisce Galano per Vokic. Altra occasione per il Pescara al 67', con un colpo di testa di Rigoni su cross del solito Masciangelo che però Borra blocca a terra. Le migliori iniziative pescaresi nascono sempre dal lato occupato da Masciangelo, ma Machin in quella porzione di campo è in calo fisico e Capone quasi impalpabile: servirebbe nuova linfa. Con l'ingresso di Galano, poi, si prova anche a variare il fronte d'attacco e a sfruttare le sovrapposizioni di Bellanova, che però non sono produttive di esiti felici. Al minuto 79 Valdifiori rileva uno stanchissimo Dessena, comunque non al meglio. A 6 minuti dal novantesimo, Grassadonia getta nella mischia Nzita e Giannetti per Masciangelo e Capone. Per il finale, l'Entella - che ha esaurito le sostituzioni - resta in 10 per l'infortunio di Chiosa. Al 91' arriva però il pari del Pescara, meritato. E' Rigoni a battere Morra, su una ribattuta ancora prodigiosa del portiere. Ma ormai è tardi. Il fotcing finale è insistito e generoso, ma sterile. Finisce 1-1 e la C è ormai dietro l'angolo…
Il tabellino:
PESCARA-ENTELLA 1-1
MARCATORI: 29' Schenetti (E), 91' Rigoni (P)
Pescara: Fiorillo; Bellanova, Guth, Scognamiglio, Masciangelo (86' Nzita); Dessena (79' Valdifiori), Rigoni, Machin; Vokic (65' Galano), Odgaard, Capone (86' Giannetti). All. Grassadonia
Entella: Borra; Cleur (76' De Col), Pellizzer, Chiosa, Pavic; Settembrini (65' Andreis), Morosini (76' Boini), Dragomir (76' Marcucci), Brescianini; Schenetti, De Luca (56' Brunori). All. Volpe
Ammoniti: Pavic, Morosini, Andreis, Pellizzer, Brunori (E), Valdifiori (P)
Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza. Assistenti: Marchi e Macaddino. Quarto uomo: Massimi
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