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Cilli a PS24: “Carpi spero sia stata la svolta. Foggia? Mi sarei aspettato molto di più invece è stato un flop…”
L'opinione
A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI - Finalmente si è tornati ad assaporare il sapore del successo in riva all’Adriatico, successo che mancava da fin troppo tempo. Il blitz del Pescara in Emilia-Romagna contro il Carpi ha permesso ai biancazzurri di portare a compimento la missione il cui obiettivo era rientrare a casa con i 3 punti e così è stato dopo un periodo di interminabile astinenza dalla vittoria. Lunedì ad attendere i ragazzi di mister Baldini ci sarà la sfida casalinga con l’Ascoli ed è lo step giusto per cercare di dare un seguito a quanto di buono fatto la scorsa domenica. Per parlare della situazione in casa Delfino è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Luca Cilli, giornalista di Sky Sport di origini pescaresi. Ecco di seguito le sue parole.
Il Pescara è tornato al successo dopo oltre 2 mesi, vittoria importantissima per l’autostima ma ora bisogna dare continuità… “Considerato che da fine novembre il Pescara invece di migliorare è peggiorato sensibilmente, a Carpi serviva solamente ritrovare la vittoria. Il risultato resta l’unica cosa da salvare perché per il resto sono stati confermati tutti i limiti di una squadra che purtroppo da troppo tempo vive una flessione costante, così come diversi singoli. Alcuni irriconoscibili. Il Pescara gioca male, fa una fatica tremenda a segnare, non lascia mai l’impressione di essere superiore anche rispetto ad avversari modesti. Un peccato, ma alla lunga purtroppo è venuto a galla il reale valore di una formazione che in precedenza era andata ampiamente oltre le proprie qualità. Mi auguro che il successo di Carpi possa essere la svolta per ripartire e ritrovare continuità, assolutamente necessaria perché il Pescara si è già giocato tutti i bonus. E non chiudere la stagione regolare almeno al terzo posto sarebbe un flop”.
Lunedì prossimo ci sarà Pescara-Ascoli, in casa biancazzurra avremo dei rientri di notevole caratura come Letizia e Brosco ma non ci saranno Squizzato fermo per squalifica e Kraja infortunato… “Il ritorno di Brosco è una buona notizia. Ma più in generale a livello di centrali difensivi il Pescara è messo bene. L’unico acquisto azzeccato da Pasquale Foggia a gennaio è stato Lancini, uno che effettivamente può alzare il livello anche non giocando sempre. Per il resto è stato un mercato senza idee e senza particolari squilli. Letizia non toglie e non aggiunge, Kraja è un calciatore normalissimo e mai continuo nelle prestazioni. Squizzato mancherà, ma sta mancando da mesi. Le prestazioni sono oggettivamente negative, idem quelle di Valzania. Irriconoscibile rispetto al bel giocatore che si era visto fino a novembre”.
Una delle maggiori speranze pescaresi è riposta in Alberti, arrivato in prestito dal Modena fino a fine stagione. Però il classe ‘98 necessita ancora di molto tempo per tornare in condizione, eppure da ben 5 mesi c’era l’urgenza di ingaggiare un giocatore pronto… “È vero, il Pescara aveva una priorità in estate e una a gennaio: prendere un attaccante in grado di fare la differenza. Obiettivo che Pasquale Foggia ha mancato sia prima che dopo. Lo ritengo un bravo direttore sportivo e mi sarei aspettato molto di più. Invece è stato un flop. Si è presentato in estate con Tonin che non segna mai (e non è una punta) e con l’ultimissima scelta, Alberti, a febbraio. Dopo aver trattato Diaw del Monza che non giocava a calcio per diversi motivi da più di un anno. Altra trattativa complicata da comprendere. Non è una questione di budget, perché anche senza particolari disponibilità si possono trovare delle soluzioni e lavorare con le idee. Cose che sono mancate. Purtroppo fare il direttore sportivo a Benevento con milioni a disposizione, e farlo a Pescara con un decimo delle risorse, non è la stessa cosa. Magari questa esperienza gli sarà utile per il futuro ma il giudizio è negativo. Chiaramente mi auguro di essere smentito dal campo. Di Alberti non c’è molto da dire: è reduce da un brutto infortunio, non è pronto per l’immediato. Però per caratteristiche fisiche aggiunge ciò che al Pescara manca. Spero che possa rilanciarsi alla grande ed essere l’uomo in più. Ma è una scommessa. I veri “acquisti” potrebbero essere Cangiano e Bentivegna, a oggi due bluff”.
Secondo lei è possibile che nella prima parte di stagione questa squadra abbia espresso tutto se non di più il proprio potenziale? “Si, probabilmente il Pescara è andato oltre le proprie possibilità. Sapevamo di non avere la squadra più forte ma per come si stava mettendo la stagione speravo nel miracolo. Peccato, ma è giusto guardare in faccia la realtà. Il primo posto è andato, il secondo quasi. Il terzo è alla portata. Chiudere dal quarto in giù è un altro fallimento. I play off poi sono tostissimi, negli altri gironi ci sono squadre molto forti e più attrezzate. Spero con tutto il cuore che comunque possa finire come ha detto Baldini, cioè a maggio tutti contenti. Ma serve molto di più da parte di tutti: dall’allenatore ai calciatori”.
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