Epifani: "Mi auguro che Cocco torni ai livelli di Vicenza. Machin? Presto sarà determinante”
L'ex tecnico del Delfino si è raccontato a Il Messaggero ed. Abruzzo
Torna Brescia-Pescara e la mente va subito all'ultimo confronto, quello con in panchina Massimo Epifani come tecnico del Delfino.
Andò male quella sera alla truppa pescarese al Rigamonti: Pescara in partita nel primo tempo, sotto a venti minuti dalla fine a causa del solito Caracciolo e vicinissimo ad un meritato pareggio in pieno recupero con Cocco. “Quella partita ce l’ho ancora in mente…”, ricorda oggi Epifani in una intervista rilasciata a Il Messaggero ed.Abruzzo. “E non solo quella, ma tutta la mia avventura alla guida della prima squadra. Ho avuto tutti episodi negativi in quel periodo. La palla di Andrea, a Brescia, però, l’avevo vista davvero dentro. Meglio non pensarci più, resta per me una grande esperienza, un’occasione per maturare e apprendere. Mi porto dentro sempre le cose positive di ogni tappa della mia carriera, anche da quella”.
L’interregno di Epifani è durato alla fine 5 partite, con un pareggio e 4 sconfitte, con tanti rimpianti e un fato avverso: come in occasione del ko interno contro l’Empoli dopo un rigore fallito sullo 0 a 0, o del pari di Avellino per 2 a 2 dopo una gara dominata. “Evidentemente doveva andare così”. Sabato prossimo si gioca Brescia-Pescara. “Caracciolo – spiega l'attuale tecnico del Fano – , pur avendo una certa età, anche l’anno scorso era ancora un elemento molto pericoloso, uno su cui si concentravano le attenzioni degli avversari. Il Pescara non lo troverà questa volta e sarà un vantaggio. Ma ho visto le Rondinelle alla prima giornata: sono una squadra con giovani forti, frizzanti. Le partite di inizio stagione sono sempre pericolose, perché le squadre sono imprevedibili. Spero che ai biancazzurri questa volta non vasa come andò a me lo scorso marzo…. Cocco è in forma? Mi fa piacere per Andrea. Io l’ho avuto fin dall’inizio in Primavera, veniva da un intervento al ginocchio e non era facile tornare rapidamente in condizione. L’ho fatto giocare poco, ma a Brescia quella sera gli diedi l’occasione per tornare ai massimi livelli. Una chanche per lui e per me. Sono felice che adesso goda di tanta fiducia, mi auguro possa tornare ai livelli di Vicenza quest’anno”.
A Brescia l'ex di turno sarà Josè Machin, che Epifani ha allenato in quel breve periodo post Zeman: “Era un oggetto misterioso, parcheggiato al Poggio. Dopo due allenamenti mi sono reso conto del suo grande potenziale. E’ un giocatore, in prospettiva, di categoria superiore. Centrocampista completo, che ha anche i gol nel repertorio. L’inizio di stagione per lui non dev’essere facile, ha un fisico possente e ha bisogno di tempo per entrare al top della condizione. Presto sarà determinante”.
Tra pochi giorni inizierà anche la stagione del Fano e della Lega Pro e a Pescara si seguirà con interesse la sorte dei marchigiani, ormai colonia biancazzurra. “Sto vivendo una bella esperienza qui, speriamo di cominciare, attendiamo da troppo tempo. Abbiamo ragazzi di valore e prospettiva, tra l’altro molti sono del Pescara. Lavoriamo con tranquillità e solidità grazie a questa sinergia tra i presidenti Gabellini e Sebastiani. Il ds Bocchetti è un fenomeno nella ricerca dei giovani, sono sicuro che presto lo vedremo al lavoro per club di categorie diverse. Speriamo di regalare soddisfazioni a questa piazza, che si scalda facilmente quando arrivano i risultati. E di far crescere bene i ragazzi del Pescara per il futuro del Delfino”.
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