L'immenso cuore pescarese non basta, lo Scudetto è della Luparense
Il resoconto di gara 4
Vince la Luparense. Ma solo ai rigori. Il grande, grandissimo cuore dei pescaresi, ben oltre i mille annunciati, e del tuo Delfino del futsal non è bastato: lo scudetto se lo stampa sul petto la squadra veneta, che vince dopo la lotteria dei rigori per 4-3 ed esce con il titolo di Campione d'Italia, dal PalaRossini di Ancona. Gli errori decisivi sono di Cuzzolino e Salas, ma il Pescara esce dal campo a testa non alta ma altissima.
La gara è subito piacevole, vibrante ed emozionante. Il Pescara ha bisogno di una vittoria per portare la serie A gara 5 (venerdì sempre qui ad Ancona), in caso contrario la Luparense festeggerebbe il suo sesto scudetto. Colini alle prese con le note e gravi defezioni, ha caricato i suoi: sa di non poter fallire. Ed il suo Delfino parte subito determinato, ma dopo 2'30 rischia di capitolare se non fosse per Cuzzolino che salva la porta porta a Capuozzo battuto. Leggiero risponde con un diagonale velenoso ma impreciso. Ramon spaventa i mille pescaresi giunti ad Ancona ma non trova la porta al 4'. I Lupi passano a 5'07, il merito è di Honorio che buca Capuozzo dopo aver beffato la difesa non perfetta del Pescara. Si mette male per Salas e soci. Prova a reagire il Pescara, ma non esiste uno spiraglio nella coriacea difesa veneta. Ed il cronometro non è un alleato dei biancazzurri.
Il match è intenso e duro, iniziano a fioccare i cartellini gialli (Honorio e Foglia, ad esempio). Miarelli sbarra la strada a Morgado nella più grande occasione creata dal Pescara (11'55), sul ribaltamento di fronte Capuozzo dice no ad Hihglander Bertoni. Cuzzolino ci prova dalla lunga distanza a 6' da fine primo tempo, Miarelli fa buona guardia. A 3' 19'' arriva il secondo castigo per il Delfino: lo firma Taborda al termine di una ripartenza fulminea. Ghiotti può riaprire subito la contesa, ma il suo shot si infrange sul palo. E se anche Cuzzolino non realizza il tiro libero successivo, il segnale è inequivocabilmente nefasto.... I Lupi chiudono il tempo con il portiere di movimento, per congelare cronometro e possesso. Al riposo si perviene però con il risultato di 2-11 per i veneti, grazie ad un super gol del Pistolero Chimanguinho che fa esplodere il PalaRossini.
Nella ripresa, dopo 2' 20 Bertoni da posizione impossibile centra il palo, poi è Capuozzo a mantenere a galla il Delfino con una prodezza su Foglia. Miarelli si supera su Cuzzolino subito dopo, il Pescara è vivo e cede alla grande impresa. Chimanguinho prova a caricarsi i biancazzurri sulle spalle, stante anche la serata non eccezionale di un trascinatore come Cuzzolino che a 4' 30 vedere ancora una volta Miarelli negargli il gol. Al 7' Taborda coglie il palo, complice una deviazione di piede di super Capuozzo. Preme il Pescara, ma la porta resta una chimera. Un po' per sfortuna e un po' per demeriti. Miarelli a metà ripresa conserva il vantaggio su ennesimo tentativo di Chimanguinho, po in sulla ribattuta Cuzzolino non riesce a regalare una gioia al caloroso pubblico pescarese.
A12'32 tripla occasione in 5 secondi del Pescara, ma super Miarelli ed il palo negano un meritato pari al Pescara sui tiri di Salas (2 volte) e Chimanguinho. Il Delfino reclama anche per un mani galeotto che però gli arbitri non rilevano. A 13' 20 Ramon coglie la traversa, lasciando il Pescara ancora in corsa. Al 14' 06 doppio giallo per il miglior biancazzurro, ovvero Chimanguinho. Foglia prova subito a sfruttare la superiorità numerica a tempo, ma Leggiero sulla linea di porta nega un gol già fatto all'ex Pallone d'oro ed ex di turno. A 5' dalla sirena Colini finalmente opta per il portiere di movimento, nonostante l'uomo in meno. È Rosa, che si supera in un intervento da estremo consumato. Lo stesso Rosa, in proiezione offensiva, centra l'incrocio dei pali, sul ribaltamento di fronte riesce a deviare sul palo un tiro di Foglia. Rosa superstar, ma non basta insomma.
Torna la parità numerica, ma il punteggio non muta fino a quando Rosa con un super gol non fa esplodere il PalaRossini. Ma la gioia dura pochissimo: Ramon, portiere di movimento, gela tutti con il rasoterra del 2-3. Mancano poco più di 2 minuti a fine gara e le energie sono quasi esaurite in casa Delfino. Inevitabilmente. Miarelli dice no a Morgado, Cuzzolino sfiora il bersaglio grosso ma è il baby Azzone a 10 secondi dalla sirena a rinviare il verdetto ai rigori con il 3-3. Lo specialista Pietrangelo si prepara a difendere la porta biancazzurra.
Sequenza rigori: Morgado (P) gol, Foglia (L) gol, Salas (P) traversa, Coco Wellington (L) gol, Cuzzolino (P) alto.
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