Coulibaly ed il finto perbenismo....
Tutti pazzi per Mamadou Coulibaly, il gioiellino biancazzurro con una particolarissima storia alle spalle. Le big di serie A lo hanno messo nel mirino, su tv e giornali impazza la vicenda del tutto peculiare di questo immigrato sui generis.
Pierpaolo Marchetti, giornalista de Il Messaggero, nei giorni scorsi ha scritto un interessantissimo pezzo sulla "Coulibaly Mania" imperante. Che condividiamo in toto e vi riproponiamo. Buona lettura.
"Coulibaly, la favola e l'ipocrisia
Mi piacerebbe incontrare Mamadou Coulibaly. Non per dirgli che é stato bravo contro il Milan. Vorrei incontrarlo per metterlo in guardia da tutto quello che legge e sente in questi giorni. Il mondo non é tutto cosí, ragazzo mio.
Tu hai fatto un percorso difficile e ti auguro di arrivare in alto e di essere felice. Ma stai attento perché quasi tutti quelli che oggi fanno finta di commuoversi per la tua bella favola sono gli stessi che volevano sparare sui barconi che portano in Italia quelli come te. Adesso giochi in serie A e ti applaudono. Ma se tu non avessi avuto talento per il calcio non sarebbe stato lo stesso. Se avessi tentato di aprire una bottega da falegname nel loro quartiere avrebbero raccolto le firme per mandarti via. Se fossi uscito con una delle loro figlie avrebbero fatto fuoco e fiamme per farti sparire dalla circolazione.
Goditi la tua carriera ragazzo ma tieni gli occhi aperti. Gli amici veri resteranno sempre quelli che ti davano una mano quando non avevi un posto dove dormire. E non ti dimenticare mai degli altti che hanno fatto quel lungo viaggio insieme a te. La gente si commuove leggendo della tua favola ma se si avvicina un tuo fratello a vendere un accendino, lo prende a calci nel culo. Quel calcio nel culo poteva essere per te. Ricordatelo adesso che ricevi solo carezze. Dal mare e dalla povertà ti sei salvato. Ora salvati dall'ipocrisia e dai falsi amici. E buona fortuna di cuore"
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