Colombo: "Tutti si aspettano di vedere il Defino lottare per qualcosa di prestigioso. E.."
"Parlare di progetto ambizioso in C per Pescara è la normalità"
Mister Alberto Colombo è tornato a parlare e lo ha fatto ai microfoni di TuttoC. Vi riproponiamo le dichiarazioni del nuovo tecnico biancazzurro. Buona lettura!
"Pescara nasce dalla chiamata del direttore che c'è stata i primi giorni di giugno - esordisce il nuovo allenatore del Delfino - tanto è vero che il primo incontro è stato intorno al 4 giugno anche se il direttore mi ha spiegato che sono stato seguito durante tutto l'arco della stagione. Alla fine tra altri tecnici con cui ero lizza la scelta è ricaduta su di me".
A convincerla è stato il progetto ambizioso?
"Parlare di progetto ambizioso in C per Pescara è la normalità: lottare per qualcosa di importante. E' il blasone e l'importanza della piazza che lo richiede. Tutti si aspettano di vedere il Defino lottare per qualcosa di prestigioso. Poi si sa vincere è difficile per tutti, anche per chi spende tanti soldi allestendo delle vere corazzate. L'obiettivo è poter provare a competere".
Che tipo squadra verrà costruita?
"E' stato un po nella natura di Pescara anche negli anni d'oro trovare il giusto connubio tra giocatori esperti e giovani da lanciare. Tutti abbiamo negli occhi quello di Zeman con i giovani Verratti, Insigne e Immobile. Quella è un po' la filosofia del club e vorrebbe provare a ripristinarla".
Come valuti il vostro girone?
"Credo che tutti i gironi siano difficili, se i criteri resteranno gli stessi dello scorso anno il B annovera squadre molto forti come la Virtus Entella, il Cesena, la Reggiana ma credo che anche Gubbio e Ancona saranno protagoniste. Noi vogliamo essere tra queste".
Cosa si porta dietro da Monopoli?
"E' stata una stagione magica, incredibile: abbiamo fatto qualcosa che esulava dai nostri pensieri ma nel corso del campionato ci ha dato convinzione nei nostri mezzi fino a fare degli ottimi playoff, eliminati da una grande squadra come il Catanzaro. Non posso far altro che ringraziare chi mi ha dato questa opportunità: in primis il direttore Chiricallo, il presidente Laricchia e poi il patron Lopez col quale ho un ottimo rapporto che ha ripreso le redini a stagione in corso. I miei ringraziamenti vanno anche a tutti i giocatori e lo staff, chi ha lavorato dietro le quinte: dai magazzinieri ai segretari passando per il direttore generale. Sono stati tutti uniti per un unico obiettivo. Non sono particolarmente social ma è doveroso salutare chi mi ha fatto sentire a casa nonostante fossi a 1000 km di distanza, ossia i tifosi che mi hanno fatto percepire un grandissimo calore e amore da me ricambiato anche se le scelte lavorative ti portano ad andare altrove. Magari si tratta solo di un arrivederci e non di un addio, nel calcio non si mai. Li voglio salutare in modo caloroso, quello che hanno saputo fare soprattutto nella parte finale di stagione riempiendo il Veneziani come non lo avevo mai visto: è qualcosa che resterà per sempre nei miei occhi e nel mio cuore".
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