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Pescara - Ascoli 1-2, le pagelle dei biancazzurri
Secondo tempo da incubo, il Delfino non sa più vincere all'Adriatico
Anche questo campionato 2024-2025 del Pescara, tanto dei giocatori che scenderanno in campo quanto del suo allenatore, verrà valutato - partita dopo partita - dalle nostre pagelle quest’anno affidate al giornalista Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu. Buona lettura!
PLIZZARI, voto 6: stavolta l’estremo difensore biancazzurro non ha compiuto i consueti miracoli, ma è
incolpevole sui due gol subìti;
CRIALESE, voto 6: gioca i primi 45 minuti fornendo un discreto apporto alla difesa biancazzurra, che non ha
corso particolari rischi;
PELLACANI, voto 5: al 5’ minuto non riesce a deviare in rete in bel calcio d’angolo di Dagasso. Ma lui è un
difensore, non un attaccante, e dovrebbe difendere la sua porta. Lo fa discretamente solo nel primo tempo
discreto, come lo fanno anche i suoi compagni di reparto. Nella ripresa, invece, la sua azione difensiva si
scioglierà come neve al sole, facendo correre diversi rischi alla formazione biancazzurra, soprattutto in
occasione del gol vittoria ascolano siglato al 91’;
BROSCO, voto 5: idem con Pellacani. Brosco, specie, nella ripresa non ha fornito la copertura adeguata
contribuendo a consentire le incursioni avversarie;
PIEROZZI, voto 4: nel bene e nel male è l’uomo partita. Prima, al 26’, sblocca il risultato portando in
vantaggio i biancazzurri. Poi, al 50’, interviene in maniera scoordinata, alzando il braccio che intercetta il
pallone colpito di testa da D’Uffizi. Sarebbe stato un rigore solare per l’Ascoli, ma l’arbitro Rinaldi grazia i
biancazzurri. Ma il peggio arriverà due minuti dopo quando, intercettando maldestramente un pallone di
testa, finisce per servire la palla su di un piatto d’argento al solito D’Uffizi il quale realizza facilmente il gol
del pareggio. Infine, sul gol vittoria marchigiano, è compartecipe di una difesa del tutto assente;
DAGASSO, voto 6: come spesso accade è l’unico giocatore a creare occasioni vere, oltre ad essere l’unico
ad avere un costante alto tasso tecnico. Al 5’ batte un buon calcio d’angolo, fornendo un ottimo spunto per
Pellacani che però non riesce a centrare la porta. Poi, al 20’, con un bel sinistro sfiora il palo. Ma nel
secondo tempo si affievolisce anche la sua azione;
VALZANIA, voto 5,5: da tante, troppe partite, non è più il giocatore propositivo e presente di inizio
campionato. Ieri sera si è reso autore di un’altra partita incolore. Da segnalare solo la sua trattenuta da
rigore, subìta da Curado sul finire del primo tempo, non ravvisata dall’arbitro. All’89’ rimedia anche
l’ammonizione;
MEAZZI, voto 5,5: al 20’ realizza un cross invitante che Dagasso per poco non mandava in rete. Poi poco
altro;
CANGIANO, voto 5,5: al 26’ è autore dell’ottima punizione che Pierozzi devierà in rete, segnando il gol del
momentaneo vantaggio biancazzurro. Poi, come spesso accade, la sua azione svanirà;
FERRARIS, voto 5,5: esordisce in campo come punta centrale, rilevando l’acciaccato Tonin, ma non lascia il
segno nel primo tempo;
MEROLA, voto 5: finalmente ha giocato dal primo minuto, sgombrando le solite polemiche sul suo mancato
impiego essendo il capocannoniere biancazzurro, ma non ha colto sfruttato l’occasione giocando una
partita scialba e venendo sostituito al 58’ per una noia muscolare;
MORUZZI (dal 46’), voto 5,5: doveva spingere maggiormente sulla sua fascia e, in effetti, al 47’ crea una
bella occasione, ma poi non insiste e, anzi, si rende co-responsabile delle gravi lacune del reparto difensivo;
TONIN (dal 46’), voto 6: nonostante la botta rimediata ad un piede in allenamento, che gli ha provocato un
vistoso e fastidioso ematoma, si impegna e crea una bella occasione sul finale di partita;
DE MARCO (dal 56’), voto 5: rileva Meazzi a centrocampo, ma senza fornire un adeguato apporto alla
manovra biancazzurra. Al 69’, tra l’altro, rimedierà un’ammonizione;
BENTIVEGNA (dal 58’), voto 5,5: rileva uno spento Merola, non riuscendo a fare niente di meglio;
ALBERTI (dal 78’), voto 5: gioca il quarto d’ora finale senza lasciare il segno, ma è cosa nota che sia in
condizioni fisiche precarie;
Mistero Baldini, voto 6: ha suonato la carica, dopo la vittoria esterna ottenuta a Carpi, ma non è bastato.
La sostituzione di Ferraris con Tonin, probabilmente, avrebbe potuto attendere ancora un po’ dato che il
Pescara aveva trovato il gol del vantaggio nel primo tempo, ma con i se e con i ma, non si va da nessuna
parte. A fine partita ammette la prestazione inaccettabile, senza cercare alibi. È l’unica cosa positiva del
match.
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