L'ex Balzano a PS24:" Devo tanto a Zeman. Sul Pescara, il mercato e il campionato dico che.."
Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'ex terzino biancazzurro, ora procuratore
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Il legame che Antonio Balzano ha con il Pescara e con Zeman è qualcosa di indissolubile. Il boemo l'ha voluto in riva all'Adriatico nel 2011-2012: la stagione dei record del Delfino. I biancazzurri grazie al demiurgo di Praga conquistarono la massima serie dopo 20 anni. Poi il terzino pugliese classe 1986 restò in Abruzzo e pian piano diventò sempre più importante per gli adriatici, di cui divenne anche capitano. Il demiurgo di Praga lo chiamò a Cagliari insieme a Capauano in A nel 2014. Le strade di Balzano e Zeman si ricongiunsero di nuovo a Pescara nel 2017. Oggi l'ex terzino del Seregno ha appeso le scarpette al chiodo ed è diventato procuratore, collabora con l'agenzia di Silvio Pagliari. Ma Pescara e il Pescara gli sono rimasti nel cuore. Noi di Pescarasport24 lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA, interpellandolo su diverse questioni e argomenti.
Qual è stato l'insegnamento più importante che ha appreso da Zeman e cosa la lega ancora oggi al boemo?
“Il mister ti insegna calcio nei modi più giusti che possono esistere. Io ho avuto tanti allenatori, ma il boemo è unico nel suo genere. Ho imparato tanto da lui dal punto di vista tecnico, offensivo e caratteriale. Tira fuori il meglio da ogni calciatore. Zeman parla poco ma trasmette molto. Voglio molto bene al mister. Per me è come se fosse uno di famiglia, gli devo tanto e lo ringrazierò per sempre perchè mi ha dato grandi opportunità a Pescara e Cagliari”
Perchè secondo lei nel mondo del calcio si dice spesso che il Demiurgo di Praga, nonostante applichi gli stessi concetti da 30 anni come mai la sua idea di calcio è sempre all'avanguardia?
“La sua idea di calcio è completa, totale e diverte la gente. E' stato un autentico precursore in questo: oggi si gioca molto sui duelli uno contro uno, tale aspetto era già sviluppato da Zeman 30 anni fa. Ha avuto indubbiamente intuizione e lungimiranza"
Antonio Balzano è soddisfatto della squadra che sta costruendo Delli Carri: non crede che allo stato attuale delle cose manchi soprattutto molto in termini d'esperienza e perche?
“Mi fido molto di Delli Carri: un direttore competente e preparato. E poi c'è Zeman. Il ds e il mister lavorano in simbiosi. Sono sicuro che ci siano giovani molto interessanti che se seguiranno il tecnico possono fare davvero bene. E' chiaro che qualcosa in questi termini, ma chi di dovere lo sa e sono certo che da qui alla fine del mercato porrà rimedio a tutto ciò. Penso che ci sarà da divertirsi"
Dove può arrivare a suo avviso il Pescara?
“Il Delfino ha giovani di prospettiva molto interessanti che però hanno bisogno di tempo e vanno aspettati. Se tutti i tasselli del puzzle verranno inseriti nel modo giusto si potrà fare qualcosa di importante. Da qui a dire che questa squadra lotterà per vincere il campionato, sinceramente non lo so, però verrà allestito come tutti gli anni un organico competitivo”
Lei ha lasciato il calcio giocato e intrapreso la carriera da procuratore: ci spiega le differenze sostanziali tra questi due mestieri?
“Cambia tutto completamente. Da giocatore lavori con il fisico, adesso invece nella mia nuova occupazione si lavora molto di più con la testa. Ho entusiasmo, voglia di imparare e crescere. La collaborazione con Silvio Pagliari è per me fondamentale: ritengo sia una persona di famiglia da cui posso apprendere tanto. Per ora devo solo studiare per carpire e immagazzinare tutto quello che posso, anche perchè vorrei avere in questo settore un futuro roseo. E per arrivare a ciò devo lavorare moltissimo”
FOTO MASSIMO MUCCIANTE
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