Delli Carri inizia a plasmare il Delfino per Baldini: primi nomi
La spinda dorsale sarà fatta, differentemente dall'anno scorso, da giocatori maturi
Il nuovo Delfino di Silvio Baldini inizierà subito a prendere forma. Non c'è tempo da perdere, infatti, in casa Pescara per iniziare a plasmare la squadra da affidare al 65enne tecnico di Massa, che anche in riva all'Adriatico avrà nel suo staff il figlio Mattia e che partirà dal modulo 4-2-3-1 come assetto base. In queste lunghe settimane di stallo in attesa di sviluppi societari il direttore sportivo Daniele Delli Carri non è rimasto immobile ma ha continuato a mantenere vivi i contatti con gli agenti dei giocatori ritenuti idonei al nuovo progetto biancazzurro ed è pronto ad intervenire sin da subito. Sostenibilità e patrimonializzazione saranno ancora le linee guida del suo agire in sede di trattativa, ma differentemente da un anno fa punterà a costruire una spina dorsale della squadra con uomini esperti e di categoria. Dunque, almeno un uomo per reparto sarà elemento di carattere, qualità e carisma e con campionati importanti già alle spalle. In difesa i fari sono puntati essenzialmente su Ivan Marconi, 34enne centrale che è svincolato dopo la fine del contratto con il Palermo. Parliamo di un elemento di spessore che risulta essere gradito a Baldini che lo ha allenato a Palermo nella stagione della vittoria dei playoff di C in finale contro il Padova di Massimo Oddo (2021-22). Con il giocatore e l'agente c'è già l'accordo che va solo formalizzato: su Marconi c'erano anche Catania e soprattutto Trapani, ma se finora a parametro zero non si è legato a nessuno è perchè vuole sbarcare in riva all'Adriatico. In realtà nella retroguardia biancazzurra ci sono già due giocatori esperti, Riccardo Brosco e Davide Di Pasquale, ma almeno uno dei due saluterà. Il capitano, che l'anno scorso ha rinnovato fino al 2026, in caso di richiesta che lo soddisfi (Latina, ad esempio) verrà accontentato mentre il secondo ha parecchio mercato, a partire dal Gubbio, e cerca una collocazione idonea alle sue ambizioni. A centrocampo il primo obiettivo biancazzurro è un altro protagonista del Palermo di Baldini targato 2021-22: Jacopo Dall'Oglio. 32 anni, in forza all'Avellino, è ritenuto il perfetto mediano da abbinare a Squizzato dietro il trio dei trequartisti a supporto dell'unica punta. Vanta una lunghissima esperienza tra B e C maturata con Reggina, Brescia, Catania e Palermo e la sua permanenza in Irpinia non è affatto scontata. Ad Avellino accostano al Pescara anche Daniel Sannipoli e Fabio Tito, entrambi in uscita certa dal club presieduto da Angelo Antonio D'Agostino. Il primo, però, non è troppo adatto al 4-2-3-1 (è perfetto da mezzala di un reparto a 3) ed il Pescara lo prenderebbe solo a condizioni economiche di estremo favore che gli consentirebbero di mettere le mani su un giocatore ancora giovane (è classe 2000) e interessante: l'anno scorso i Lupi lo strapparono proprio al Delfino al termine di una lunga telenovela sborsando una bella cifra al Latina (a cui spetta anche il 20% della futura rivendita), ma non fa parte del progetto di mister Pazienza anche dopo il positivo prestito al Pineto. Il secondo, capitano con la valigia, non sembra una priorità per il Pescara. In avanti piace da impazzire, e non da oggi, Alessio Curcio, reduce da una grande stagione a Caserta dove per l'ennesima volta in carriera (dopo Arzachena, Foggia e Catanzaro ad esempio) ha raggiunto la doppia cifra di gol. Piace a tanti in C ma il rapporto privilegiato con l'agente Vincenzo Pisacane ha permesso ai biancazzurri di bloccare da tempo il giocatore. Potrebbe essere lui il primo innesto di un reparto offensivo che sarà totalmente rivoluzionato.
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