Futsal, Ercolessi propone il modello spagnolo per l'Italia

Aspettando il Consiglio Direttivo della Divisione, programmato in video-conferenza per lunedì 25 maggio, il mondo del futsal si interroga sul futuro, anche a lungo termine, della disciplina. E' il caso di Marco Ercolessi, ex di Pescara e Acqua&Sapone e capitano della Nazionale con la quale ha vinto l’Europeo del 2014. Con 137 presenze e 17 gol, è anche il giocatore che ha vestito più volte la maglia azzurra nella storia ed è dunque una voce assolutamente autorevole: «A mio parere sarebbe auspicabile che avvenisse quanto successo in Spagna, dove grandi club della Liga di Calcio a 11, come, ad esempio, Barcellona, Levante o Real Betis, hanno preso parte al campionato di Futsal. Se accadesse in Italia, con le varie Juventus, Inter, Milan e via dicendo, ciò porterebbe giovamento non solo al movimento di Calcio a 5, ma anche a quello di Calcio a 11, dato che il nostro è uno sport fondamentale per lo sviluppo tecnico dei ragazzi. Non a caso, i Pulcini giocano su campi piccoli, affinché possano toccare più volte la palla, senza perdersi su lunghe distanze. Gli allenamenti del futsal sarebbero poi utilissimi anche ai professionisti di Calcio a 11, come ha dimostrato Pep Guardiola, che a livello tattico e strategico si è ispirato molto a questo sport». Il lockdown gli ha dato la possibilità di impegnarsi nello studio, che coltivava già nelle esperienze in Abruzzo quando era chiamato “L'avvocato”: «Mi sono dedicato alla laurea specialistica in giurisprudenza, nel mio mondo è utile sapere leggere contratti, clausole e, soprattutto, comprendere come proteggere al meglio il proprio lavoro. E’ una materia che mi ha sempre entusiasmato, e all’inizio mi affascinava la professione del procuratore. Ma sono riuscito anche ad allenarmi un paio di ore al giorno, riscoprendo alcuni divertenti esercizi aerobici, come la corda in stile pugilato, molto pratica per chi non ha molto spazio a disposizione. Per ovvie ragioni non ho avuto modo di utilizzare molto il pallone».