Perugia-Pescara 3-1, le pagelle dei biancazzurri
Molti sotto gli standard abituali di rendimento
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Cade il Pescara di Luciano Zauri, sopraffatto dal Perugia dell’ex Massimo Oddo. Tante insufficienze, al termine di una sconfitta amara e nel complesso meritata, nella quale sono pochi i giocatori a salvarsi.
KASTRATI 5.5: è incolpevole sui primi due gol subiti, ma sporca la sua prova con il rigore concesso che di fatto taglia le gambe a qualsiasi prova di rimonta dei biancazzurri. Durante la gara non viene in realtà mai chiamato realmente in causa, e quindi purtroppo quell’errore gli costa l’insufficienza in pagella.
CIOFANI 5.5: giornata estremamente negativa per i laterali biancazzurri. Da quel lato Nzita, impiegato col contagocce fino a quel momento, vive una serata di grazia, non facendo passare nessuno sulla sua fascia. Mancata dunque la fase di spinta, pecca anche in quella difensiva, soprattutto quando buca in maniera grossolana l’intervento che poi, sul ribaltamento di fronte, porterà al rigore dei padroni di casa.
BETTELLA 5.5: anche per il difensore di Zauri una giornata no. Va con poca cattiveria su Iemmello in occasione del vantaggio umbro - anche se le colpe maggiori sul gol non sono sue - e si rende complice anche sul raddoppio, non accorciando su Capone, lasciato libero di calciare. Anche in questo caso, gran parte dell’errore non è da ricercare nel suo posizionamento, ma è sintomo di una partita disattenta e poco precisa.
SCOGNAMIGLIO 6: è il meno peggio della difesa. Non da la solita sensazione di concretezza, come lui è spesso abituato a fare, ma in un reparto difensivo insufficiente, riesce nel complesso a portare a casa un sei risicato.
MASCIANGELO 5: se il Perugia passa più di metà partita ad attaccare dal suo lato un motivo ci sarà. I primi due gol arrivano entrambi dal versante coperto da lui, ed è specialmente sulla rete di Iemmello che si rende protagonista in negativo, perdendo lo scontro con Nicolussi, lasciato poi solo di servire l’assist vincente al proprio attaccante. (dal 71esimo, Crecco sv: tocca cinque palloni, non rendendosi in nessun modo influente ai fini della gara).
MEMUSHAJ 6: inizia bene, servendo un pallone d’oro poi sprecato da Galano. Si spegne man mano che i minuti passano, ma è bravo a prendersi nel finale del primo tempo il rigore che riapre la partita. Nella ripresa, è l’unico che porta veri pericoli alla porta difesa da Vicario, ma senza trovare mai il bersaglio grosso.
KASTANOS 5.5: di personalità ne ha da vendere, ma deve ancora trovare il giusto modo di interpretare la partita e le situazioni. L’assenza di Palmiero si sente soprattutto in fase di impostazione, dove il cipriota manca ogni tanto di guizzo e velocità. Macchia la sua partita, nel complesso sufficiente, in occasione del secondo gol umbro, dove è posizionato malissimo, decidendo di omettere la copertura sul taglio centrale di Capone.
BUSELLATO 5.5: match difficile per l’ex Foggia, costretto a correre in lungo e in largo per il campo senza mai dare un po’ di ritmo al suo gioco. Anche lui è colpevole sul raddoppio dei biancazzurri, non coprendo lo spazio lasciato vuoto centralmente. Zauri lo rileva a tempo quasi scaduto, cercando l’ultimo assalto con un attaccante in più. (dal 89esimo, Brunori sv).
MACHIN 6: partita sottotono per il talento biancazzurro, in ombra per gran parte della gara. Ha dei lampi, soprattutto nel primo tempo, ma si spegne col passare dei minuti, accendendosi sempre giù raramente. Si prende la responsabilità di calciare il rigore, e lo segna, regalando così ai biancazzurri un secondo tempo di speranza.
GALANO 5: purtroppo per lui una partita da dimenticare. Ha dopo un paio di minuti la palla per portare la sua squadra in vantaggio, ma sbaglia clamorosamente. Un errore non da lui, che forse lo condiziona mentalmente. Da quel momento scompare totalmente dal match, riapparendo soltanto negli ultimi istanti di gara, quando serve a Memushaj il pallone del possibile 3-2.
BORELLI 5.5: si sa muovere e, cosa assai importante, sa leggere il gioco. Tutte caratteristiche molto importanti, ma fin quando non arrivano palloni giocabili in area di rigore viene anche difficile valutarlo. Si da da fare, e aiuta tanto giocando spalle alla porta, ma appare anche molto più macchinoso ed in difficoltà rispetto alle ultime uscite. (dal 52esimo, Maniero 6: una buona dose di minuti questa volta per l’attaccante biancazzurro, che entra e si da da fare, lottando e sgomitando con la retroguardia umbra. Anche per lui, non arrivano palloni in area di rigore, ma l’atteggiamento è quello giusto. Reclama per un fallo da rigore non fischiato dall’arbitro, sul quale resta qualche dubbio).
ZAURI 5.5: cambia ancora, tornando alla più consueta difesa a quattro. La scelta non paga come dovrebbe, ma l’idea è che la sconfitta non sia legata a moduli o linee difensive da tre o da quattro. Perugia più in palla e, forse, più voglioso di vincere la partita. Certo, si può recriminare sul gol sbagliato da Galano in apertura, che avrebbe di certo stravolto l’andamento del match, ma è mancata proprio la cattiveria, necessaria per andare avanti in un campionato competitivo come quello cadetto.
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