ZEMAN'S KARMA - "Non è altro che la realtà"
Il nuovo appuntamento con una delle rubriche griffate con il GZ
Si rinnova anche per il 2023-24 la collaborazione con gli amici di Gruppo Zeman, laboratorio cultural-popolare ispirato ai principi zemaniani. Questo è il nuovo appuntamento settimanale con una delle due rubriche in programma. Questa è Zeman's Karma, firmata da Salvio Imparato che è uno degli editorialisti di punta del GZ. Buona lettura!
Zeman Karma, non è altro che la realtà
Tra l’ottimismo e il pessimismo, il saggio preferisce sempre percorrere la strada del realismo. Perché prima di lasciarsi andare a visioni trionfali o catastrofiche, bisogna ricordarsi da quali premesse si è partiti e quali scelte sono state fatte prima di iniziare questa stagione. Una cosa è certa, riconfermare Zeman insieme a tutto l’organico del Pescara preso in corsa, avrebbe avuto un solo obiettivo: vittoria del campionato e promozione in B, senza passare per i play off. Già doversi giocare la B attraverso gli spareggi, sarebbe stata vista, molto probabilmente, con delusione e come un mezzo fallimento, ma ora come ora parlare di game over, fallimento, crisi e periodo critico è roba da tifoso che reagisce a caldo.
OLTRE LE ASPETTATIVE
È vero che in panchina c’è un monumento del calcio italiano, che ha compiuto vari miracoli, ma non si può vivere soltanto di quelli e nel caso non vanno giudicati tali solo con vittorie di campionati. Per esempio le sue due ultime esperienze senza vittorie finali, sono state abbastanza miracolose, per di più Zeman da subentrato non aveva mai fatto bene nella sua storia. Bisogna accettare che con i tanti addi di quest’estate, Lescano, Rafia e Palmiero su tutti, sarebbe stata un’incognita la resa della squadra con i nuovi innesti, giovani e inesperti. Diciamocela tutta, forse è stato davvero un caso per il Pescara trovarsi già a lottare per i primi posti.
FALSE CONVINZIONI
Nessuno può affermare, nelle prime uscite, di aver visto subito il calcio di Zeman: Il Boemo aveva annusato il pericolo parlando spesso di Pprestazioni e atteggiamento da migliorare. Questo spiega perché Zeman dice spesso che ha difficoltà a lavorare dopo una vittoria, specialmente quelle arrivate non propriamente e completamente con l’idea di calcio che lui vuole costruire ed inculcare. Quelle vittorie probabilmente sono state utili solo per la classifica, ma potrebbero aver creato false convinzioni nei calciatori e illudendo i tifosi. Infatti arrivate le prime sconfitte, la squadra ha subito il contraccolpo psicologico, quella con il Pineto ha fatto davvero male, ma quella contro la Torres ha dato il colpo di grazia, una ferita che la squadra si è portata dentro la sfida con la Recanatese, dove si è vista molta distrazione e sfiducia. Purtroppo produrre molte occasioni e fallirne altrettante, non ha aiutato la squadra sotto l’aspetto dell’entusiasmo, ecco spiegata forse la costante passività.
RESTARE UNITI
A Zeman ora non resta che evitare di far naufragare la barca, da sapiente comunicatore e psicologo ha già coccolato i ragazzi, dopo l’ultima sconfitta contro la Carrarese di Dal Canto, ha difeso il progetto elogiandone il talento, maggiore rispetto all’anno scorso e si vedrà appena il percorso di crescita e miglioramento improvvisamente dovrebbe trasformarsi nel salto di qualità, di cui parla spesso Julio Velasco.
“I miglioramenti, sia sportivi che intellettuali, su cui lavori ogni giorno, non si vedono quotidianamente, dandoti la sensazione di non migliorare, ma servono per il salto di qualità”
Sperando che questo accada presto, bisogna cercare di restare agganciati a queste posizioni di classifica e finalmente accettare la realtà con razionalità e meno proclami, come sempre prima di pronunciare Zemanlandia bisogna aspettare che si pronunci da sola.
Salvio Imparato
Commenti