Spal-Pescara 2-0, le pagelle dei biancazzurri
Si salvano in pochi anche stavolta
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Niente scossa emotiva. Il Pescara perde ancora, stavolta contro la Spal, in quella che è ormai la sesta sconfitta in campionato in otto partite fin qui disputate.
FIORILLO 5.5: niente da segnalare. Non ci sono stavolta super interventi per sventare i gol avversari. Ne subisce due - sul quale ha poche colpe - ma nel complesso non gioca una gran partita.
BALZANO 5.5: all’inizio parte bene, sicuro e preciso. Poi si perde. Fatica molto sia a contenere gli avversari, ma soprattutto ad impostare il primo pallone della manovra, buttandone via veramente tanti.
SCOGNAMIGLIO 5: si fa sovrastare in area da Salamon, regalando così il vantaggio agli avversari. Le palle alte iniziano ad essere un problema grave.
NZITA 6: senza sbavature la sua partita. Preciso e puntale negli interventi, è concentrato per tutti i minuti. Di sicuro il migliore della retroguardia.
BELLANOVA 5.5: ha voglia di strafare. Non riesce a spingere come vorrebbe - complici anche gli avversari bravi a contenerlo - e lui finisce per andare fuori giri.
FERNANDES 5: sbaglia i modi dell’impostazione, i tempi del pressing. Corre al trotto, venendo sovrastato dal centrocampo emiliano. (dal 77esimo Diambo 6: riesce a dare fisicità e vivacità al reparto).
BUSELLATO 5: nei primi minuti parte bene, recuperando palloni e giocando veloce in ripartenza. Poi dopo il gol subito si eclissa. (dal77esimo Valdifiori 6: entra ed il Pescara torna ad avere geometrie e velocità in mezzo al campo, mancate per tutta la partita).
MASCIANGELO 6: spinge poco, come del resto tutto il Pescara. Ha però il merito di rendersi molto pericoloso, soprattutto da palla inattiva.
VOKIC 5.5: stavolta spento. Non trova mai la sua zona del campo, girovagando in cerca di qualche pallone giocabile. (dal 62esimo Galano 5.5: un ingresso un po’ anonimo. Prova qualcosa ma risulta impalpabile).
MAISTRO 6: tra i tre davanti è quello che si da più da fare. Non gioca una buona partita a dir la verità, ma gli va riconosciuto il merito di aver provato qualcosa di diverso in un attacco molto stantio. (dal 77esimo Capone sv).
ASENCIO 6: lasciarlo in balia di Salamon non è stata una grande idea. Lui lo soffre molto, doveveno giocare poi quasi tutta la partita spalle alla parta. Un’infortunio lo toglie dalla gara, con l’augurio che non sia nulla di grave. (dal 66esimo Di Grazia 5.5: non avendo altre punte in panchina, Oddo lo mette lì davanti come punto di riferimento. Lui fa quel che può, in un ruolo - e con dei compiti - chiaramente non adatti a lui).
ODDO 5.5: stavolta ha poche colpe. Sceglie i suoi uomini in mezzo al campo ed in attacco ha le mani legate, complici anche le varie assenze. Ha poche colpe perché pur giocando contro un avversario molto più forte ed in forma, non si fa schiacciare. Alla fine la vince la Spal con gli episodi, che da inizio campionato vanno costantemente a favore degli avversari. Ed alla fine è sempre quello il problema, mentalmente la squadra non c’è. Si sperava che la vittoria col Cittadella avesse dato una sveglia generale, ma la strada è ancora molto lunga.
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