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Carlo Mammarella a PS24: “ Caro Pescara, ti porto sempre nel cuore. Su Del Sole, Palazzi e la partita di sabato vi dico…”

Intervista esclusiva al terzino pescarese della Pro Vercelli

14.11.2017 06:42

A CURA DI MATTEO SBORGIA - Da anni è uno dei migliori terzini sinistri del campionato cadetto. Segni particolari? Un piede educatissimo mediante il quale calcia punizioni perfette e fornisce succulenti assist ai compagni. Lui è Carlo Mammarella, difensore della Pro Vercelli. L’ex capitano della Virtus Lanciano,ma pescarese doc, ha rilasciato un'intervista ESCLUSIVA a Pescarsport24 in vista del match di sabato tra i biancazzurri di Zeman e i piemontesi di Grassadonia. Lui sarà assente, causa squalifica, insieme a Vives: perdite pesanti per la Pro...

Lei è cresciuto calcisticamente parlando nel settore giovanile biancazzurro. Quali sono i suoi ricordi più belli relativi agli anni trascorsi in Primavera con giocatori del calibro di Croce, Stella, Romano , Vitone(solo per citarne alcuni) guidati da un grande maestro come Cetteo Di Mascio? “Il ricordo è bellissimo. Siamo cresciuti praticamente insieme: un gruppo di dieci ragazzi (circa) con i quali ho svolto tutta la trafila del settore giovanile e ho condiviso tutto, finale Scudetto con la Lazio Primavera compresa. Sono stati momenti indimenticabili che porterò sempre nel cuore. Cetteo Di Mascio è stato fondamentale per me, mi ha formato come giocatore ma anche come uomo”

Ha rimpianti o rimorsi, quando ripensa a quella che poteva essere la sua carriera in biancazzurro? E’ mai stato concretamente vicino al Pescara? “Andavo in giro con la maglia del Pescara da piccolo e frequentavo lo stadio ed ho anche amici che vanno all’Adriatico oggi. Certo, ho sperato di vestire la maglia biancazzurra, quando ero ad Ancona e Salerno, ma le nostre strade - mia e del Pescara - non si sono mai concretamente incrociate. Nell’anno di Di Francesco e nel primo di Zeman c’è stata questa possibilità ma poi, come spesso accade nel calcio come nella vita, non se ne fece nulla. Ripeto: i nostri percorsi non si sono mai incrociati, ma di certo non per colpa di qualcuno. Fa parte della vita. Ora sono alla Pro Vercelli con cui ho rinnovato da poco fino al 2021. Sto bene qui, devo molto alla società che mi ha fatto sentire importante”

Come ha imparato Carlo Mammarella a calciare i calci piazzati ? Da chi trae ispirazione? “Quando frequentavo il settore giovanile della Renato Curi, Di Mascio voleva che andassimo a vedere anche le partite della prima squadra in cui tra gli altri militava Fabio Grosso. Aveva un gran piede Fabio che ho avuto modo davvero di apprezzare .Poi, è normale che occorre allenarsi anche in questo: ore e ore a provare e riprovare. Ciò mi ha permesso di prendere sempre più consapevolezza nei miei mezzi. Pian piano è diventata la mia specialità ma devo dire, che nel corso della mia carriera, ho avuto la fortuna di giocare con giocatori molto bravi nei calci piazzati. Esempio? Riccardo Allegretti”

Pur non vivendo, per motivi di lavoro in Abruzzo, segue il Pescara? Cosa pensa della squadra biancazzurra e di Zeman? “Ovviamente si. Conosco Luca Leone e un po’ tutto l’ambiente biancazzurro e credo che abbiano fatto bene a ‘’rifondare’’ la squadra. Quando si cambia, si sa che occorre del tempo per cercare di capire quello che l’allenatore vuole. E’ successo anche a noi nel nostro piccolo. Poi è ovvio che ci devono essere i giocatori per praticare un determinato tipo di gioco. Zeman è un maestro in questo, ma anche i calciatori devono mettersi a disposizione per comprendere ciò che il tecnico chiede. Quello del boemo è sicuramente un gioco più elaborato rispetto alle altre squadre. Detto ciò credo che a parte un paio di paio di partite sbagliate dai biancazzurri, penso che ci siano quattro o sei punti che gli stessi avrebbero indubbiamente meritato e ciò avrebbe permesso un piazzamento migliore, magari tra le prime”

Il boemo e la Pro Vercelli partono dallo stesso presupposto: preferiscono lavorare con i giovani. Ce ne indichi quattro (due per parte) che secondo lei faranno strada? “Del Sole e Palazzi per il Pescara, Morra e Ghiglione per la Pro. Del Sole mi piace molto. L’anno scorso ho giocato con Palazzi che ora sta facendo un pochino fatica per la struttura fisica imponente che ha -gli occorre più tempo per entrare in condizione- e poi anche perché, forse, deve ancora assimilare quello che il mister vuole dai centrocampisti. A Vercelli ha fatto molto bene e sono sicuro che verrà fuori alla grande. Per la Pro dico Morra, che mi ricorda Pavoletti per caratteristiche, che ha deciso il derby con il Novara. E’ un ’95 di cui sin dall’anno scorso mi sono innamorato calcisticamente parlando. Ghiglione è un ‘97, terzino destro di proprietà del Genoa, che se capisce che questo è un anno importante per lui, può fare il salto di qualità”

La Pro Vercelli che tipo di squadra è? “Siamo ripartiti da una base di quei quattro o cinque giocatori con l’età avanzata, me compreso, su cui poi è stata costruita una compagine completamente rinnovata . Anche l’allenatore è nuovo ed ha un concetto di calcio molto propositivo volto a giocare palla a terra e a non buttare mai la sfera. Grassadonia, ha il cosiddetto “coraggio delle idee”. Dall’alto dei miei trentacinque anni, posso dire che il Mister è uno dei più bravi (il primo o il secondo)che abbia mai incontrato e, per, l’idea di calcio che propone, forse la Pro gli sta anche un po’ stretta. Magari questi sono allenatori, che se allenassero squadre di caratura o categoria superiore, sarebbero sicuramente agevolati per il tipo di calcio che propongono. Questa è una mia considerazione, perchè cerco di ragionare ponendomi anche dall’altra parte. Noi ora stiamo facendo bene, siamo passati al 4-3-3, il modulo con cui il nostro allenatore ha fatto bene con la Paganese, e la squadra ne ha tratto indubbiamente giovamento. Certo, ci portiamo sul groppone le prime quattro sconfitte consecutive che abbiam subito e, in quel periodo, sarebbe bastato vincere una partita per tirarsi fuori dalla “zona calda”. Detto ciò, so e sappiamo benissimo che in questo campionato noi dovremo soffrire e lottare fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo. Sono fiducioso”

Sabato c’è Pescara-Pro Vercelli, che partita sarà? “Una bella partita sicuramente. Ormai è un marchio di fabbrica quello di proporre un calcio sempre propositivo da parte di Zeman: una squadra che subisce ma riesce ad arrivare con molta facilità in zona goal. D’altra parte ci sarà una compagine che non fa di certo della fase difensiva la sua arma migliore. Sarà un match aperto e divertente. Poi, si sa, nel calcio spesso la fanno da padrone gli episodi”

Si ringrazia L’ufficio Stampa della Pro Vercelli per la gentile concessione.

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