Tunjov: "Tornare a vincere è l'unica strada".
Fonte: Il Messaggero ed. Abruzzo
“Non sta succedendo nulla di particolare, nel calcio capitano periodi così. Sappiamo che abbiamo perso troppi punti nelle ultime partite e siamo incavolati con noi stessi perchè tutti sappiamo ed abbiamo capito che potevamo fare di più”. Georgi Tunjov suona la carica nel primo momento difficile della stagione. L'estone, capocannoniere del Delfino con 5 reti, è consapevole che sono giorni particolari in casa Pescara, ma non fa drammi. D'altro canto il campionato è lunghissimo e gli alti e bassi, specialmente per una squadra giovane come quella in mano a mister Zeman, possono essere fisiologici in un percorso tortuoso come il torneo di serie C. “La strada per uscire da questo periodo è una sola, tornare a vincere”, sentenzia. Nel calcio, infatti, i risultati sono l'unica medicina possibile per una squadra malata o convalescente. Sempre ammesso che il Delfino lo sia e non che il momento negativo sia figlio solo delle circostanze o del caso. “Affronteremo la partita di Carrara esattamente come tutte le altre gare, andremo in Toscana per cercare di vincere come sempre. I nostri tifosi ci sostengono sempre e per questo siamo ancora più incavolati per questi punti persi. Abbiamo una tifoseria che hanno davvero in pochi in serie C. E adesso cercheremo di vincere questa partita anche per loro”. Il Pescara però si è riscoperto Tunjov dipendente e non per modo di dire. Quando lui c'è e gioca bene arriva la vittoria, come nelle sue prime 6 presenze in campionato quando sono arrivati altrettanti successi, quando manca oppure non si esprime al massimo, come contro Torres e Recanatese dove è stato anche sostituito a sorpresa da mister Zeman, la squadra finisce ko. Forse è solo un caso, ma se più indizi fanno una prova ecco che si guarda già con terrore alla gara di Pontedera del 19, quando sarà nuovamente precettato dalla sua Nazionale per le sfide ad Austria (in casa il 16) e alla Svezia (in trasferta proprio nel giorno di gara dei biancazzurri). Ma ovviamente Georgi non pensa di essere la chiave dei successi o degli insuccessi del Pescara. “Sono soddisfatto del mio rendimento, anche se potevo e dovevo fare di più. Ma guardando i numeri nemmeno io mi aspettavo un inizio così da parte mia, adesso spero di continuare su questa strada facendo più gol ed assist possibile per aiutare la squadra. Il ruolo? Mezzala destra o sinistra per me è indifferente, ogni posizione ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi. Gioco dove vuole il mister e dove lui reputa che sia utile, dando sempre tutto quello che ho”. Mancino, secondo Zeman riesce a dare il meglio da interno destro perchè da quella posizione può liberare il suo tiro chirurgico. E le 5 reti stagionali (una ogni 97 minuti giocati) e l'assist al debutto in appena 477' distribuiti in 8 gettoni sono la riprova che il Demiurgo di Praga ancora una volta ci ha visto lungo cambiandogli posizione. “Non ho un giocatore al quale mi ispiro, mi piace un sacco De Bruyne ma mi rendo conto di non somigliargli per niente. Ma in quella posizione è lui il giocatore in questo momento che mi ispira di più”. (estratto da Il Messaggero ed. Abruzzo di oggi)
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