Una salvezza da blindare

Un'altra partitissima da non fallire, un'altra battaglia contro un avversario diretto per raggiungere l'obiettivo: per Pescara e Cesena le prospettive dell'infrasettimanale del 1 maggio sono le medesime. Guai a fallire, con i romagnoli che però hanno più da perdere rispetto ai biancazzurri che, dopo le due vittorie consecutive a danno di Spezia e Ternana, possono respirare in classifica.

Coraggio, grinta e concentrazione: la ricetta di Bepi Pillon è la stessa delle altre gare anche per la sfida salvezza contro il Cesena, la partita che potrebbe certificare, con l’ausilio dei risultati provenienti dagli altri campi, una ipoteca serissima sulla salvezza. «Voglio una squadra concreta, decisa e che non faccia ragionare l’avversario. Conosco il calcio, non bisogna abbassare la guardia nemmeno di un centimetro ma pensare partita dopo partita, solo alla fine festeggeremo la salvezza e non prima. Col Cesena è decisiva? Non ho mai fatto calcoli e non inizio a farli oggi, dobbiamo cercare di mantenere alta la tensione che è un aspetto molto importante. Dovremo cercare di giocare il nostro calcio, con la testa giusta e con le gambe giuste. Dovremo fare una gara paziente ed attenta», è stato il monito di Pillon. 

Ed il Cesena? Vuole sfatare il tabù Adriatico per dare un segnale forte, fortissimo in chiave salvezza. Fabrizio Castori chiede il massimo al suo Cesena in vista della fondamentale partita di Pescara: il successo di rigore contro il Frosinone ha ridato linfa alla truppa bianconera, che adesso punta al primo successo in terra d’Abruzzo nella sua storia per tirare gli avversari di turno per la giacchetta nelle sabbie mobili della graduatoria e fare un bel balzo in avanti. Nei venti precedenti di campionato in riva all’Adriatico i romagnoli non hanno mai vinto (15 sconfitte e 5 pareggi), centrare un successo oggi avrebbe un valore inestimabile. Chi la spunterà?