Viva la serie B - I bomber esaltano il calcio cadetto
La serie B da alcuni anni si presenta con uno “spezzatino”, anche se modesto rispetto a quello della massima serie: si parte con l’anticipo del venerdì, poi l’orario canonico del sabato e il posticipo del lunedì. Tre momenti che mi vedono coinvolto e mi trovano davanti alla tv. La 7^ giornata si è completata lunedì al “Liberati” di Terni, dove l’Avellino ha impattato 2-2 con i rossoverdi locali. La considerazione che mi è venuta di fare è sulla qualità delle reti. Una riflessione che faceva il paio con le precedenti, quella dell’anticipo e le altre di sabato, per un totale di 23, tutte di pregevole fattura e senza dover attribuire colpe specifiche ai portieri, se sorvoliamo su tre di cui vi farò sapere in seguito. I gesti tecnici dei giocatori mi hanno indotto a dare a Cesare quello che è di Cesare e il giusto merito agli autori delle reti.
Parto con quella che ha determinato l’esito dell’anticipo Livorno - Crotone. La prova dei prossimi avversari del Pescara si è caratterizzata per le tante occasioni sciupate, e, regola non scritta del calcio, sono stati puniti dai toscani al 17° della ripresa. Palo pieno di Biagianti, e straordinario riflesso di Bernardini, che di piatto supera l’incolpevole Secco, salvando probabilmente la panchina a Gautieri. Si riprende sabato e in avvio gioisce Castori, sconfitto sette giorni a Chiavari. Il suo Carpi si assicura i tre punti grazie ad una splendida marcatura confezionata da Mbakogu che semina sulla fascia i suoi oppositori e rimette al centro, dove un tocco vellutato verso il secondo palo di Di Gaudio costringe il portiere Russo e la Pro Vercelli a capitolare.
Poi comincia lo show con protagonisti Cittadella e Lanciano. E’ il veneto Coralli a dare fuoco alle micce, anticipando i difensori ospiti e deviando di testa un cross dalla sinistra di Barreca. Poi entra in scena Vastola che nel giro di 7 minuti ribalta la situazione. Il solito Mammarella pennella al centro e sulla deviazione di Gatto l’esterno abruzzese anticipa tutti e supera Valentini con un piattone destro. Ancora in azione Mammarella, e questa volta Vastola, libero al centro dell’area, opta per la deviazione di testa. Foscarini nella ripresa fa entrare Rigoni che lo ripaga al 22° infilando il portiere rossonero, quasi una fotocopia del gol di Coralli. Quando tutto lascia supporre che si è prossimi alla divisione della posta, ancora Vastola e tutta la sua esperienza (sic). Una proiezione in avanti è interrotta dall’uscente portiere del Cittadella, che inopinatamente si perde il pallone (per sua imperizia, o per un furtivo tocco di mano del lancianese?) e nessuna difficoltà per Vastola di guadagnarsi il pallone della partita.
All’Adriatico il Pescara sospira i primi tre punti e li ottiene giovandosi di una scelleratezza di Rinaudo e di un ispirato Maniero, freddo nella trasformazione dal dischetto, e degni di un fuoriclasse la protezione della palla, il controllo di testa e il diagonale con cui raddoppia. Sulla sua terza rete è indubbiamente favorito da una giocata improvvida del duo Volpe-Russo. Sulla quarta dei biancazzurri non esento da colpe Paroni, poco attento al destro di Pasquato, che mi è apparso non irresistibile. Tra le reti del Lanciano e quelle del Pescara, figurano le tre che non mi hanno convinto sull’estraneità degli estremi difensori e dei compagni di reparto. Le ripeto, mi riferisco alla terza rete di Maniero e di Vastola e a quella di Pasquato.
A Trapani e Brescia abbiamo condiviso ineccepibili modi di calciare i rigori da parte di Mancosu e Caracciolo, anche se al 94° la squadra di Ivo Jaconi è costretta al pari per una deliziosa punizione di Zecchin del Varese, imprendibile per Arcari. Il successo dei siciliani, a sua volta, determinerà l’esonero di Beretta e il conseguente ritorno di Breda. Pari anche a Bari. Caputo di testa interrompe l’imbattibilità di Pinsoglio, portiere del Modena, ma trascorrono solo 3’ per la scivolata di Salifu che riporta il risultato sulla parità. La sorpresa della giornata a La Spezia, dove si registra la prima sconfitta della capolista Perugia, costretta peraltro a giocare in nove quasi tutto il 2° tempo. I liguri passano in vantaggio con un colpo di testa di Situm e all’86’ la gara è chiusa da Cisotti che appoggia in rete un perfetto cross di De Col, involatosi in contropiede sulla fascia destra. Il neo promosso Frosinone, avvicina la vetta della classifica, rimandando battuto il Catania, l’anno scorso in serie A. Il vantaggio dei ciociari al termine di una splendida azione corale che Crivello rifinisce per l’inzuccata di Paganini che non da scampo ad Anania. Per il meglio abbiamo dovuto attendere il posticipo di lunedì sera, Ternana-Avellino. Inizia Avenatti che in finale di tempo raccoglie un traversone di Crecco e, in perfetta coordinazione, gira a rete portando gli umbri in vantaggio. Un vero e proprio gioiello il pari dell'Avellino per opera di Castaldo, nuovo capocannoniere, che spalle alla porta controlla di petto e con una bellissima rovesciata manda nell’angolino alla sinistra di Brignoli che nulla può. Il risultato torna a sorridere per la Ternana, grazie ad una bella esecuzione di Viola su punizione che toglie le ragnatele dalla porta di Gomis. Vantaggio che dura poco perché al proscenio ancora Castaldo, che fissa definitivamente il risultato sul pari con un’impeccabile penalty.
A quelli che non hanno assistito alle partite o visto gli highlights posso garantire che per la quasi totalità dei gol si è trattato di gesti tecnici di eccellente fattura ed io per primo farò del tutto per non perdere simili opportunità. D'altronde stiamo parlando dei momenti che non fanno stare più nella pelle gli appassionati di calcio
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