Qui Ascoli: tra alti e bassi arriva la sfida al Delfino
Gara sentitissima in città, da non fallire
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Torna finalmente il sorriso in casa Pescara che, dopo lo scontro diretto perso col Lecce, si trovava già di fronte ad un altro dentro o fuori, che avrebbe potuto mettere k.o. chiunque. Ed invece no, perché i biancazzurri sono riusciti a sconfiggere il Palermo, rilanciandosi in classifica e preparandosi al meglio per la trasferta di domenica ad Ascoli Piceno.
ASCOLI, KEEP CALM
Quante cose sono cambiate in un girone. Tante, tantissime, perché Pescara ed Ascoli, da quella partita di novembre, sono ormai due squadre diverse. Tra alti e bassi, i biancazzurri si affacciano alla partita di domenica forti di una vittoria di una importanza incalcolabile contro il Palermo, a differenza dell’andata dove a vincere furono i rosanero, con il Delfino costretto anche a perdere la testa della classifica. Diverso il caso dei marchigiani che, dopo aver sognato di poter giocare un ruolo maggiore in questo campionato, hanno dovuto fare i conti con la realtà: da quando è scoccato il nuovo anno i biancazzurri, prima di martedì, avevano conquistato una sola vittoria. Avete sentito bene, una ed una soltanto, il 23 febbraio contro la Cremonese, grazie alla rete decisiva di Rossetti. Nel mezzo tanti pareggi, ben sei, e qualche sconfitta molto dolorosa: tra tutte, quel recente 7-0 subito ad Ascoli che avrebbe distrutto mentalmente chiunque. Non è il caso di questo Ascoli, che già nel girone di andata aveva fatto intravedere qualcosa di importante sotto il punto di vista caratteriale, come dimostrano i buoni risultati ottenuti contro le big. Dopo la tremenda sconfitta, i ragazzi di Vivarini hanno infatti dovuto ospitare il Benevento, ottenendo un eccellente pareggio, ma soprattutto tre giorni dopo hanno sconfitto a domicilio il Padova. Un successo, quello in terra Veneta, che porta finalmente un po’ di tranquillità ad un ambiente che cominciava a rivedere i fantasmi di un tempo. I tre punti hanno adesso permesso ai bianconeri di allontanarsi quel che basta dalla zona playout, ora distante sei lunghezze, permettendo così di poter vivere più in serenità questo ultimo round del campionato.
VIVARINI, TRE MOTIVI PER SORRIDERE
Nonostante il buon successo in ottica salvezza col Padova, è già tempo di tornare in campo per l’Ascoli. Per i biancazzurri, seduta pomeridiana giovedì, nel quale si è visto il rientro in gruppo di Salvatore D’Elia, ormai pienamente recuperato dal problema all’adduttore. Le migliori notizie per Vivarini non arrivano però dall’infermeria: dopo il turno di squalifica scontato martedì, Ardemagni, Troiano e Brosco sono tornati a disposizione per la sfida casalinga col Pescara. Tre rientri fondamentali per il tecnico abruzzese, che domenica sfiderà un pezzo del suo passato: lui, nativo di Ari, è stato viceallenatore nel Pescara durante la stagione 2006/07, prima di iniziare la sua carriera all’Angolana. Anche contro i biancazzurri Vivarini dovrebbe riproporre il 4312 visto col Padova, con qualche modifica: in porta ci sarà Lanni, mentre la difesa a quattro sarà composta da Laverone, Padella, in ballottaggio con Valentini per affiancare Brosco, ed infine Rubin. A centrocampo torna Troiano, mentre ai suoi lati agiranno Frattesi e Cavion. Davanti pochi dubbi, con Ciricetti che andrà in appoggio alle due punte, Rosseti ed Ardemagni.
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