Scelta del nuovo allenatore biancazzurro, il punto

Sul fronte dell'eredità di mister Emmanuel Cascione la strada sembra tracciata, al di là delle smentite di rito. Attilio Tesser è il primo nome in lista, scelta ambiziosissima a far capire come nella stagione entrante si punti ad un campionato di vertice, ma non siamo ancora al momento della candidatura unica. Resiste infatti anche il profilo di Massimo Brambilla, che non è da considerarsi una semplice alternativa ma che ha pari dignità dell'opzione Tesser. La fumata bianca con quest'ultimo è possibile solo in caso di budget previsionale di un determinato tipo e le novità nella stanza dei bottoni del club depongono a favore del cosiddetto Piano A da sviluppare con il 66enne nativo di Montebelluna, che avrebbe anche il benestare di Navarra. Paradossalmente, lo standby di casa Pescara è utile per sistemare nel frattempo la situazione contrattuale di Tesser: ci sono giorni a disposizione per poter così arrivare alla risoluzione del contratto in essere con la Triestina, passaggio propedeutico ed ineludibile per poi poter firmare un biennale con il Delfino. Il Pescara nella vicenda non è ovviamente direttamente coinvolto ma è spettatore assai interessato perchè è l'entourage del tecnico a dover muoversi per giungere ad una transazione che porti nelle tasche dell'allenatore esperto in promozioni in B, anche una buonuscita. Perchè finora non si è proceduto ad accelerare la questione? Intanto perchè Tesser doveva avere qualcosa di più concreto in mano di un pour parler (come quello avuto con la FeralpiSalò, senza esiti) per andare a trattare per liberarsi. Poi perchè il direttore generale alabardato Alex Menta è in vacanza (e rientra proprio domani dall'estero) e l’amministratore delegato della società Sebastiano Stella è stato impegnato nella definizione e poi nella presentazione del progetto del primo centro sportivo della Triestina nel Comune di Muggia. In ogni caso il club presieduto da Ben Rosenzweig ha tutto l'interesse a trovare un accordo con Tesser per evitare di corrispondere un ingaggio pesante che grava a bilancio (130mila euro circa), ma è chiaro che proverà a sborsare per la buonuscita la cifra più bassa possibile. Dopo questo passaggio starà al Pescara trovare con il più vincente allenatore nell'ultimo decennio in Lega Pro (insieme a Mimmo Toscano) la quadra economica sul biennale che lo andrebbe a legare al Delfino.