La Juventus non si fida del Delfino
Mission (quasi) impossible. Il Pescara domani sera con la Juventus sarà chiamato ad inaugurare un mini tour de force in trasferta contro le prime due della classe, che si chiuderà la prossima settimana con la sfida alla Roma. Attualmente il sodalizio bianconero, allenato dall'ex Allegri che da calciatore vestì la maglia biancazzurra tra il 1991 e il 1993 e tra il 1998 e il 2000, è al vertice del campionato con dieci vittorie in dodici gare disputate: due le sconfitte, entrambe contro le compagini milanesi. Il modulo di partenza con il quale la Vecchia Signora scenderà in campo, salvo cambiamenti dell'ultim'ora, sarà il 3-5-2 che negli ultimi anni è stato sinonimo di successo: dapprima utilizzato da Conte, è stato in seguito ripreso - seppur con qualche modifica - da Allegri. Se il Pescara sarà costretto a schierare una formazione rimaneggiata, anche a Torino il vento non cambia: difesa da reinventare dopo gli infortuni di Barzagli e Benatia che non saranno della gara, mentre restano un'incognita le condizioni di Chiellini che spera di tornare titolare dal 1'. In dubbio Marchisio che è stato costretto ad abbandonare il ritiro della Nazionale per un sovraccarico muscolare, mentre in attacco Dybala potrà guardare i compagni solo dalla tribuna. Per quanto concerne la probabile formazione, Bonucci, Rugani ed Evra sembrano i maggiori indiziati per una maglia da titolare alle spalle di Buffon, con Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce. Marchisio, Pjanic, Lemina, Hernanes e Asamoah si giocano due maglie (con i primi due favoriti) a lato di Khedira. Davanti tandem Higuain-Mandzukic, possibile esordio nella ripresa per il giovane Kean (classe 2000).
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